“Guardate però che Gramellini è un fenomeno!”

Andrea Marcenaro

Ora se la prende con quelli che sono ossessionati da Trump e che così facendo, dice, "ripetono l’errore di quando avevano l’ossessione di Berlusconi”. Un fenomeno, no?

Ogni tanto, dato che passo le giornate avvisando tutti quelli che incontro: “guardate però che Gramellini è un fenomeno!”, trovo qualcuno il quale arriva a contestare che sia vero, sostenendo che al massimo è normale. Sarà. Ditemi voi, allora. Ditemi voi se è normale un tipo il quale, avendo passato l’ultimo quarto di secolo a scrivere di Berlusconi (l’Amor nostro, per intenderci), a farlo tutti i giorni, a parlarne, buon peso, con Fazio tutte le sere, e che ci si è costruito sopra non dico la vita, la vita no, questo sarebbe esagerato, facciamo la vigna, ditemi voi se è normale, dicevo, che un tipo del genere se ne esca fresco come una rosa bacchettando “i maestri del bon ton della sinistra che fu”, perché, “mostrando oggi un’ossessione per Trump, ripetono l’errore di quando avevano l’ossessione di Berlusconi”. Ecco. Ditemi voi se questo Gramellini non sia un fenomeno. Poi però convenitene, vi prego, perché un cialtrone mio pari, diversamente, non troverebbe altra definizione che faccia da culo.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.