Brindisi alla Mela

Edoardo Narduzzi
Una software factory di Apple con 200 sviluppatori a Napoli vale molto di più degli altiforni e dei vari investimenti, quasi mai nei bit, fatti nel Dopoguerra dalle vecchie Partecipazioni statali.

    Una software factory di Apple con 200 sviluppatori a Napoli vale molto di più degli altiforni e dei vari investimenti, quasi mai nei bit, fatti nel Dopoguerra dalle vecchie Partecipazioni statali. Tim Cook, amministratore delegato della multinazionale californiana, ha scelto Napoli come epicentro italiano della app economy; la presenza di Apple potrà dare vita a un vero ecosistema tecnologico nella città campana. Città dove opera, anche se non noto ai più, il centro di sviluppo Ict del più grande gruppo farmaceutico al mondo, guidato dall’ingegnere napoletano Stefano Pessina, proprietario di Alliance Boots e di Walgreens.

     

    La decisione di Cook merita di essere accompagnata da un brindisi con la migliore bottiglia di sempre dell’enologia italiana. Il mitico Sassicaia del millesimo del 1985, un’annata eccezionale per la cantina della Tenuta San Guido in Toscana. Nel 2015 il prezzo medio della bottiglia di questa annata ha superato i duemila euro: 2.029 euro per l’esattezza nell’asta battuta da Sotheby’s a New York. Il magnum da 1,5 litri dello stesso millesimo del Sassicaia è stato ancor più sorprendente a Hong Kong chiudendo a 4.342 euro il pezzo. L’ennesima conferma di come l’investimento in vino a livello globale sia ormai diventato qualcosa di equiparabile all’arte quando si scambiano millesimi ed etichette iconiche ed esclusive. E anche l’ennesima conferma che i più prestigiosi vini italiani, come il Sassicaia, possono spuntare prezzi medi da fare invidia a moltissime rinomate etichette bordolesi o di Borgogna.