All'Università Lateranense la mostra 'Calligrafia per il dialogo'

Esposte 24 opere Alkhuzaiem, presente con ambasciatore saudita

    Roma, 4 nov. (askanews) - Parlare di infinito, aprendosi al dialogo. E' questo il messaggio di "Calligrafia per il Dialogo: promuovere la cultura di pace attraverso la cultura e l'arte", la mostra alla Pontificia Università Lateranense organizzata con l'Ambasciata dell'Arabia Saudita a Roma e in collaborazione con la University for peace delle Nazioni Unite. Quest'ultima ha avviato, con l'Ateneo Pontificio, un percorso di studi e di ricerca in Scienza della Pace, come desiderio del Papa.

    Una rassegna che espone 24 opere dell'artista saudita Othman Alkhuzaiem, presente all'inaugurazione della mostra - in memoria del cardinale Jean-Louis Tauran, già presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso - lo scorso 31 ottobre a Roma. Con lui anche l'ambasciatore saudita a Roma, principe Faisal bin Sattam bin Abdulaziz al Saud, oltre a varie personalità politiche ed ecclesiastiche.

    Non è un caso che l'ultimo viaggio ufficiale del cardinale Tauran, scomparso il 5 luglio dello scorso, sia stato proprio in Arabia Saudita, con l'obiettivo della conoscenza reciproca, l'abbattimento di muri e la costruzione del dialogo. Obiettivo chiaramente condiviso da Calligrafia per il dialogo, con un pittore saudita che in terra vaticana porta la ricchezza della cultura. E che vuole promuovere il dialogo, in tutte le sue sfaccettature, al servizio della pace.

    Così Othman Alkhuzaiem, artista più che legato all'Italia: "Quando studiavo a Firenze era un sogno vedere i miei lavori a Roma, ora vivo quel sogno, all'interno dell'Ateneo Pontificio... Chiedo alle persone di tutto il mondo di godere della calligrafia senza retropensieri. La mia calligrafia è araba, ma quello che chiedo alle persone è di godere della bellezza della calligrafia".

    A cura di Askanews