La casa del Dash di Pomezia svela il suo nuovo volto
Quattro anni di trasformazioni per l'impianto di P&G
Pomezia, 9 apr. (askanews) - Dopo quattro anni di trasformazioni e un investimento molto importante, la casa del Dash di Pomezia svela il suo nuovo volto. Lo storico impianto della multinazionale americana Procter & Gamble è oggi uno stabilimento globale moderno e tecnologicamente avanzato, che valorizza il capitale umano e la sicurezza ed è attento all'ambiente e alla sostenibilità.
Con centinaia di migliaia di tonnellate di prodotti distribuiti ogni anno, zero rifiuti in discarica e un know how all'avanguardia, il sito produttivo di Santa Palomba rappresenta un'eccellenza logistico-manufatturiera in Italia e nel mondo. A illustrare i cambiamenti tecnologici e nell'organizzazione è il presidente e amministratore delegato di P&G per il Sud Europa, Franco Giannicchi.
"Qui - dice - abbiamo creato un polo logistico che serve il Centro-Sud Italia. E' un impianto ad alta efficienza e innovazione e soprattutto abbiamo creato un team vincente per la cultura e per le competenze. Per noi è importantissimo l'impatto che abbiamo nell'ambiente. Abbiamo il dovere di fare bene: abbiamo ridotto dell'80% le emissioni di CO2 e del 50% l'utilizzo dell'energia. E siamo un impianto certificato a zero rifiuti in discarica".
Nell'impianto ormai non si produce più detersivo in polvere. La stabilimento ha enormi potenzialità di crescita. Ma l'intera area sconta ancora un gap infrastrutturale. Più che l'ultimo, manca il primo miglio come spiega il direttore dello stabilimento Michele Ederone.
"Lo stabilimento ha colto le opportunità per adeguarsi alle nuove esigenze del business e dei consumatori - afferma - abbiamo sostituito le produzioni in polvere con impianti per la produzione di detersivi liquidi, la cui competitività ci sta aiutando ad espanderci oltre l'Italia. E' chiaro che un ulteriore sviluppo richiede l'adeguamento delle infrastrutture del polo industriale di Santa Palomba".
Il sito di Pomezia ha un'altra caratteristica: una forte vocazione femminile, con una presenza di oltre il 30% di donne a livello manageriale e con punte del 60% nei ruoli di leadership dei reparti operativi.
A cura di Askanews