Academy, network tra università e aziende per formare pediatri
Progetto dedicato soprattutto alla nutrizione dell'età evolutiva
Milano, 29 mar. (askanews) - Una partnership tra società scientifiche e aziende per sostenere la formazione dei pediatri di domani. È questo il senso del "Programma Academy", che ci è stato presentato da Luigi Cimmino Caserta, responsabile dei rapporti con le istituzioni e le società scientifiche di Kraft Heinz Company, azienda promotrice del progetto.
"Il Programma Academy - ha detto ad askanews - ha l'obiettivo di sostenere la formazione del giovane pediatra a 360 gradi in campo nutrizionale. Nasce da una partnership delle Scuole di Specialità in Pediatria, coordinate dal Professor Marseglia, dall'Università di Milano e Palermo, rispettivamente col professor Mosca e Corsello, dalle Società di Pediatria e Neonatologia e dalle Istituzioni. Non ultimo, nostro motivo di orgoglio, Kraft Heinz sostiene questo progetto".
Un percorso formativo di alta specializzazione necessario a rispondere ai bisogni di aggiornamento scientifico oltre che culturale dei "pediatri di domani", come ha confermato il professor Gianluigi Marseglia, ordinario di Pediatria all'Università degli studi di Pavia e coordinatore nazionale delle Scuole di specializzazione pediatrica.
"Questa è un'iniziativa straordinaria - ha detto il medico - pediatri di ottimizzare le proprie competenze specifiche nell'area della nutrizione pediatrica, unendo le competenze di professori di Pediatria da tutte le Scuole di specialità. Nello stesso tempo l'obiettivo è quello di riunire gruppi di giovani che vengono da ogni scuola e promuovere un confronto diretto con i docenti in una tavola rotonda continua, una full immersion di un paio di giorni, nella quale si affrontano i problemi della formazione nutrizionale nel corso dell'età evolutiva".
Un progetto che, a tutti gli effetti, mira a creare un network trasversale. "La rete è vincente - ha aggiunto Cimmino Caserta - in quanto, ognuno per la propria parte, va a risolvere quelli che sono oggi i bisogni del giovane pediatra, che oltre alle conoscenze scientifiche, ha la necessità di capire come la tecnologia può variare la composizione di un alimento, come la cultura delle etnie presenti oggi in Italia richieda percorsi nutrizionali diversi per i bambini".
"Mi piace questa definizione di rete - gli ha fatto eco Marseglia - che vede coinvolti, da un lato le Scuole di specializzazione in Pediatria, e dall'altro le aziende del settore con le quali abbiamo istaurato una stretta collaborazione per facilitare uno scambio di informazioni e, altresì, di competenze".
In questo senso risulta molto importante il contributo delle aziende, che mettono in atto, nel caso di Kraft Heinz, delle best practice che si aprono al confronto con la scienza e la società.
"Nel 2019 - ha aggiunto Cimmino Caserta - cerchiamo di dare risposte europee ai bisogni dei giovani pediatri. L'altro aspetto, estremamente importante, è che Plasmon apre la propria casa, fa interagire questi 'pediatri in formazione', il mondo scientifico e le istituzioni con tecnologie alimentari, agronomi, veterinari, ingegneri: tutti quelli che lavorano nella filiera agroalimentare che sviluppa poi il prodotto Made in Italy di Plasmon".
La partita in campo nutrizionale è molto complessa, soprattutto per quanto riguarda l'età evolutiva: da un lato infatti i pediatri devono fronteggiare un'epidemia di sovrappeso e obesità infantile, dall'altro resta il tema della fame nel mondo, che colpisce duramente milioni di bambini. Per questo Kraft Heinz collabora con l'organizzazione internazionale Rise Against Hunger, che si batte per distribuire cibo e aiuti umanitari anche attraverso, come accade nell'ambito di Academy, il confezionamento di pasti da parte dei giovani pediatri.
"La sfida - ha concluso Luigi Cimmino Caserta - è quella di poter donare, come Kraft Heinz, un miliardo di pasti entro il 2021. L'impegno nel 2019, insieme ai giovani pediatri in formazione, è di dedicare un pomeriggio per sfidare il record fatto nella precedente edizione, quando abbiamo confezionato 35mila pasti per bambini africani".
A cura di Askanews