Sgarbi: porto "Leonardo" a teatro, genio dell'imperfezione

In scena all'Olimpico di Roma dal 10 al 14 ottobre

    Roma, (askanews) - Dopo aver raccontato con successo a teatro la vita e la pittura rivoluzionaria di Michelangelo Merisi in "Caravaggio" e aver proseguito esplorando l'universo di Michelangelo nello spettacolo omonimo, Vittorio Sgarbi si cimenta con il genio di Leonardo, di cui nel 2019 ricorrono le celebrazioni per il cinquecentenario dalla morte. In scena al Teatro Olimpico di Roma, dal 10 al 14 ottobre, "Leonardo", un viaggio tra suoni, immagini, opere e divagazioni, per svelare enigmi e misteri che da sempre ruotano attorno alla sua figura. Difficile concentrare in poco tempo l'universo Leonardo. Ha scelto di raccontare il Leonardo pittore.

    "Non occorre fare schede da catalogo di mostra ma far capire l'aria che tira, il senso dell'opera, su alcune è più problematico come Il cenacolo e La Gioconda, solo parlare di quelle richiederebbe un'ora e trenta, ma tenendo conto che lo spettacolo è sull'intera opera pittorica di Leonardo, due ore e mezza non sono pesanti, è distribuito su una ventina di opere". "Da un lato è un tempo lungo, dall'altro insufficiente per una materia così ricca e una personalità così competitiva con Dio, perché Leonardo sente di competere con Dio, sente che deve migliorare il mondo, accrescere la creazione e dimostrare che il pensiero dell'uomo è in competizione con il pensiero di Dio, se Dio mai esiste poi".

    Il Leonardo che emerge in scena è: "Il genio dell'imperfezione, un'idea di una concezione assoluta e una realizzazione spesso legata a limiti tecnici e a un'insufficienza di esperienza, di mestiere, era stato un grande allievo di Verrocchio ma ha mantenuto sempre una specie di dilettantismo come pittore".

    Il filone rinascimentale iniziato con Michelangelo, proseguirà poi con Raffaello nel 2020, sempre a 500 anni dalla morte. "Poi si farà una deviazione forse verso Dante nel 2021 per l'anniversario della morte (1321) e si può andare avanti".

    E il pubblico sembra apprezzare questo tipo di racconto.

    "Nei teatri ha la possibilità se vuole di dormire ma io gli do delle stangate addosso.... E se si addormenta inizio a parlare di Di Maio...."

    A cura di Askanews