Alca, il surfer e rapper senza gambe in fuga dal Venezuela

"Dio non mi ha dato gambe ma le ha rimpiazzate con molti talenti"

    Milano, 5 ott. (askanews) -

    Barranquilla (askanews) - "Dio non mi ha dato due gambe ma le ha rimpiazzate con molti talenti, lo sport e la musica". Alfonso Mendoza ha fatto dell'ottimismo e dalla voglia di andare avanti una ragione di vita.

    Nato in Venezuela senza gambe, abbandonato dai genitori, una vita difficile in cui ha accarezzato anche l'idea del suicidio: poi la gioia del matrimonio e della nascita di sua figlia, seguite dalla crisi del suo Paese e dalla fuga in Colombia dove ha cominciato una nuova vita.

    "Sono arrivato illegalmente, mia moglie è venuta con me, è stato difficile a causa della guerriglia e dell'esercito venezuelano" spiega Alca, così preferisce essere chiamato, raccontando che ha attraversato il confine sullo skateboard che usa abitualmente per spostarsi da quando ha abbandonato la sedia a rotelle.

    Ma lo skate per lui è anche una passione sportiva, così come il surf che pratica appena può. La sua vita in ogni caso non è diventata facile: per guadagnarsi da vivere tiene discorsi motivazionali e canta sugli autobus.

    "Non mi vergogno. Mi vergognerei di tornare a casa e trovare mia moglie che mi dice che mia figlia non ha da mangiare, o i vestiti"

    A cura di Askanews