Temi ambientali, sociali e governance entrano in bilanci aziende

Moratti (Ubi Banca): serve chiamata collettiva a responsabilità

    Milano, (askanews) - I fattori ESG (environmental, social e governance) entrano nel bilancio e nelle strategie delle aziende. Kpmg e Nedcommunity, associazione italiana degli amministratori non esecutivi e indipendenti, hanno condotto una ricerca su come le imprese di grandi dimensioni che sono enti di interesse pubblico dal 2018 abbiano adottato l'obbligo, previsto dal decreto legislativo 254/2016 che recepiva una direttiva europea, di produrre un'informativa non finanziaria sui temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta alla corruzione. I risultati sono stati presentati a Milano nel convegno "Strategic risk governance e sostenibilità". PierMario Barzaghi di Kpmg.

    "Le dichiarazioni consolidate presentate sono state 205, di queste 150 da società quotate e circa 50 enti da interesse pubblico rilevanti che per altri motivi per la normativa hanno dovuto rispondere in termini di compliance. Tre società hanno aderito a titolo volontario e questa è una notizia perchè si sottopongono alle verifiche dei regulatory che non sono banali".

    La dichiarazione rende le scelte di impresa più trasparenti come spiega Paola Schwizer, presidente di Nedcommunity.

    "I risultati emersi nel complesso sono abbastanza incoraggianti nel senso che dimostrano che le società hanno non solo preso consapevolezza dell'impatto che la loro attività genera sul fronte ambientale e sociale e più in generale sulla collettività e il territorio ma anche che stanno iniziando a gestire questo impatto in modo attivo proprio in una logica di gestione strategica dei rischi connessi a queste tendenze e scenari".

    La finanza ha un ruolo importante perchè contribuisce a far crescere le imprese sociali con strumenti innovativi come social impact bond e development bond. Il presidente del consiglio di gestione di Ubi Banca, Letizia Moratti.

    "Occorre una sorta di chiamata collettiva alla responsabilità per raggiungere dei risultati che derivano anche da un cambiamento del modello socioeconomico al quale finora siamo stati abituati. Ubi sta partecipando in modo molto concreto attraverso l'emissione di social bond, obbligazioni sottoscritte da cittadini e investitori e utilizzate per sostenere progetti sociali. Siamo stati la prima banca a emettere queste obbligazioni sociali, siamo orgogliosi di contribuire anche così alla sostenibilità nei vari settori".

    Sul tema c'è un'attenzione crescente di opinione pubblica e stakeholder e questo si riflette sulle strategie future. Fabio Galli direttore generale di Assogestioni.

    "I promotori finanziari e non solo, anche i dipendenti di banca, saranno chiamati ad avere un dialogo con investitori, persone e famiglie che vogliono fare un investimento specificamente sui criteri di investimento socialmente responsabile".

    A cura di Askanews