Giovani e crossover: è il Milano Film Festival di Salvatores
Il regista neo direttore artistico. La rassegna a fine settembre
Milano (askanews) - Un festival che guarda ai giovani, che mantiene anche la sua vocazione sociale e che pensa al cinema come un crocevia di arti. Il Milano Film Festival dal 28 settembre al 7 ottobre giunge alla XIII edizione con tante novità. A partire dal nuovo direttore artistico, quel Gabriele Salvatores nato a Napoli ma cresciuto artisticamente proprio a Milano. Una nuova sfida raccolta dal regista premio Oscar con "Mediterraneo" legata anche all'amore per Milano, dove scrive e produce i suoi film. Ma non solo a questo è dovuta la sua scelta di dirigere il festival.
"Da una parte una questione di età - ha spiegato - E' forse arrivato il momento non solo di fare film ma anche di occuparsi un pochino della città che mi ha cresciuto e mi ha permesso di fare questo lavoro. E poi, come diceva Miles Davis: se non vuoi invecchiare, lavora sempre con gente più giovane di te. Ed è giusto"
Il festival si svolgerà in diverse location della città e ha tante sezioni, dal concorso internazionale ai cortometraggi, prevede ospiti e retrospettive, come quella dedicata a Matteo Garrone. Ma affronterà anche tanti temi nuovi.
"Dalle nuove tecnologie, con la prima sala VR in cui proietteremo film e cortometraggi, all'omaggio ad alcuni registi - ha sottolineato Salvatores - E una serie di crossover tra il cinema e le altre forme di espressione: dalla moda all'editoria, all'arte, alla musica. E Milano in questo è la città più giusta".
Tra le tante novità annunciate, anche una giornata dedicata a un tema attuale, l'Immigration Day, il 2 ottobre. Un tema che conferma appunto la vocazione civile del festival e della città, come ha confermato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che è intervenuto alla presentazione della rassegna.
"I temi vanno affrontati - ha spiegato - Noi li affrontiamo cercando di dire le cose come stanno senza pretendere di avere sempre ragione ma anche evitando la massificazione del pensiero. Quando si mette insieme la riflessione e l'arte diventa più facile. E' un'ottima idea questa".
A cura di Askanews