I francobolli e il senso del Tempo: Elisabetta Di Maggio
"Greetings from Venice" al Fondaco dei Tedeschi a Venezia
Venezia (askanews) - Il concetto di site specific, così caro all'arte contemporanea, si può declinare in molti modi, capaci di spingere, quando funzionano, i confini della nostra idea di ciò che può essere considerato artistico un poco più in là. In questo senso è interessante considerare il lavoro di Elisabetta Di Maggio per il Fondaco dei Tedeschi, il department store di DTS a Venezia. Il progetto di "Greetings from Venice", infatti, prevede, all'ultimo piano dell'antico palazzo sul Canal Grande, un fittizio cantiere archeologico dal quale è emerso un immaginario pavimento decorato e coloratissimo, sul modello dei mosaici che decorano, per esempio, la Basilica di San Marco, ma comuni in tutta l'Italia che visse a contatto con il mondo bizantino.
Con una differenza, ovviamente, che è la cifra dell'intervento di Elisabetta Di Maggio: dato che il palazzo, prima di diventare un lussuoso spazio commerciale, è stata la sede delle Poste, il mosaico riemerso dal passato delle nostre consapevolezze è composto da 100mila francobolli, che si avvicinano, giocano con le forme e i colori, raccontano storie pubbliche e private. Il tutto componendo, come scrive la curatrice del progetto Chiara Bertola, "un interminabile e inimmaginabile disegno visionario, che tiene insieme un sapere antichissimo e una riflessione sul concetto di tempo contemporaneo".
Sotto i francobolli, apparentemente oggetti innocui buoni per collezionisti ossessivi, ma in realtà carichi di storie e di valori culturali e politici, pubblici e scandalosamente privati che tendiamo a dimenticare, pulsa insomma la domanda sul Tempo, che è la Domanda più interessante del contemporaneo. E porsela mentre gruppi di turisti si mettono in fila per la terrazza del Fondaco, dalla quale gettare uno sguardo sulla Venezia più immaginaria e sulla sua inconcepibile stratificazione cronologica, di cui noi siamo attori tra selfie e senso della storia, diventa ancora più intrigante.
Per realizzare "Greetings from Venice", che resta aperta al pubblico fino al 25 novembre, Elisabetta Di Maggio ha collaborato con gli studenti del liceo artistico veneziano Marco Polo.
A cura di Askanews