Verso la mobilità del futuro, punto di svolta per il gas naturale
Pierre Lahutte (Iveco): ciclo naturale per produrre energia
Parigi (askanews) - Il gas naturale sta guadagnando sempre più spazio nello scenario della mobilità sostenibile e per fare il punto sullo stato dell'arte a Parigi la NGVA Europe, associazione che promuove i gas naturali e rinnovabili per l'autotrazione, ha organizzato, in occasione dei propri 10 anni, un convegno dedicato al futuro dei trasporti e alla cosiddetta g-mobility. Tra i relatori anche il Brand President di Iveco, Pierre Lahutte. "Siamo in un momento decisivo - ha spiegato ad askanews - quello che gli inglesi chiamano tipping point, ossia il momento nel quale tutti gli sforzi e le azioni intraprese per molto tempo, in un certo istante cominciano ad avere un impatto fortissimo sui risultati".
Sul tavolo una serie di sfide e di questioni, sia normative sia psicologiche, che sempre più convergono però verso una dimensione di effettiva fattibilità. "Oggi - ha aggiunto Lahutte - ci rendiamo conto che nella realtà, nell'operatività, soprattutto nei veicoli commerciali il gas è proprio l'alternativa al diesel. L'elettricità ha un ruolo da giocare, i veicoli a batteria hanno un ruolo da giocare, ma come alternativa è molto più limitata rispetto al gas".
Per NGVA Europe la partita si gioca sulla comunicazione, con il punto di forza di risultati e prospettive molto chiare. "A oggi - ci ha detto Andrea Gerini, segretario generale dell'associazione - in prospettiva noi abbiamo sviluppato in occasione dei nostri 10 anni una roadmap al 2030, nella quale prospettiamo una possibilità di sviluppo della flotta con un fattore moltiplicativo 10 rispetto a oggi, con un fattore moltiplicativo 20 sulla parte del trasporto pesante. E con la possibilità al 2030 di avere un valore medio di gas rinnovabile in Europa pari al 30 per cento".
Più nello specifico, la rilevanza del gas naturale passa attraverso alcuni punti chiave, che per Iveco sono rappresentati dalla sostenibilità del suo ciclo produttivo, oltre che dalla possibilità di dare vita a un'economia basata sul riciclo degli scarti che è sia locale sia circolare.
"Sappiamo - ha concluso Pierre Lahutte - che la più grande sfida è l'abbattimento dell'impatto umano sul pianeta, per quanto riguarda la CO2 per esempio, e il fatto che dobbiamo ridurre le emissioni, ma siamo in un'economia moderna, nella quale la gente e le merci si muovono sempre di più, e nessuno vuole rinunciare a questo: vogliamo un'economia che circola, vogliamo persone che viaggiano, però vogliamo anche un mondo più sostenibile. In questo senso il gas è interessante soprattutto nel contesto dell'economia circolare, perché per una volta utilizziamo il ciclo naturale per produrre energia".
A cura di Askanews