Coree, a Casa Italia la diplomazia del taekwondo: vincere la pace
Incontro con rappresentanti di Pyongyang: lo spirito è olimpico
PyeongChang (askanews) - Un incontro che va nel segno tracciato da settimane dalle Olimpiadi invernali di PyeongChang, ma che, comunque, nel suo piccolo può avere un carattere storico. A Casa Italia, quartier generale della spedizione azzurra alle Olimpiadi invernali coreane, si sono incontrate le due delegazioni del taekwondo, quella del Nord e quella del Sud, alla presenza di atleti di entrambi i Paesi, con divise diverse, ma ancora una volta uniti da una volontà di dialogo e percorso comune.
"Ieri sera - ha detto il presidente dell'ITF e capo del taekwondo nordcoreano Ri Yongson, parlando in inglese - il mondo intero lo ha potuto vedere: gli atleti del Nord e del Sud della Corea insieme, questo significa pace e armonia. Io credo che sia il principale obiettivo dello sport e grazie a questa occasione lo abbiamo già in qualche modo dimostrato. E' la nostra missione di sportivi".
A fargli eco anche il presidente della World Grand Prix di Taekwondo, il sudcoreano Choue Chungwon: "Il presidente Moon Jae in ieri ha parlato di Giochi olimpici della pace, in questo drammatico momento per i nostri Paesi abbiamo deciso di unire i nostri due team come è successo nell'ultimo campionato mondiale di taekwondo".
"Il nostro motto - ha aggiunto Choue - lo scorso anno era 'Un mondo, un taekwondo'. Quest'anno il nostro motto è: la pace è più preziosa del trionfo sportivo', noi possiamo vincere la pace"
Il clima in Casa Italia è apparso disteso, anche se la delegazione nordcoreana era comunque accompagnata da uno staff di sicurezza molto attento, e Ri Yongson ha anche salutato cordialmente Melchor Sanchez, sottosegretario del Pontificio Consiglio per la cultura e rappresentante della Santa Sede alle Olimpiadi.
Molto soddisfatto per il risultato ottenuto il padrone di casa, il presidente del Coni Giovanni Malagò. "Siamo orgogliosi - ci ha detto - perché poi abbiamo lanciato il Grand Prix di taekwondo che ci sarà al Foro Italico e di fatto è la Woerld Cup, dall'1 al 3 giugno. Credo che non potessimo avere spot migliore, la stessa stampa internazionale ha sottolineato la positività di questo messaggio, credo che nessuno possa dire che qui a Casa Italia, almeno su questo, non abbiamo fatto qualcosa che forse solo le Olimpiadi sono in grado di fare".
Al tempo della distensione tra Stati Uniti e Cina, come ha anche ricordato un membro del Cio di lunga data come Mario Pescante, ci fu la diplomazia del ping pong, ora si può sperare che, tra le due Coree, se ne instauri una del taekwondo. "Questo momento - ci ha detto Pescante - è veramente storico perché da molto tempo mi occupo di queste cose e ho sempre predicato che la tregua olimpica era un sogno, che un giorno si avvererà. Ho avuto la fortuna di che questo giorno è arrivato, mentre sono ancora membro del Cio". E Ri Yonson, riferendosi al collega Choue Chungwon, ha fatto la domanda che forse riassume l'intera vicenda, da molti (e comunque complessi) punti di vista. "Guardate le nostre facce - ha chiesto al pubblico di Casa Italia - vi sembrano diverse?".
A cura di Askanews