Safer Internet Day, bambine più esposte ai rischi in rete

Indagine di Save The Children: più competenti dei maschi

    Roma, (askanews) - I bambini accedono ad internet in età sempre più precoce: le bambine e ragazze in particolare mostrano buone competenze digitali anche lievemente più alte rispetto ai loro coetanei maschi eppure scelgono raramente facoltà tecnico-scientifiche all'Università, mentre sono estremamente esposte ai rischi online. È quanto emerge dall'indagine di Save the Children "Che genere di tecnologie? Ragazze e digitale tra opportunità e rischi", diffusa in occasione del Safer Internet Day dall'ong Save The Children, che lotta dal 1919 per salvare i bambini e dare loro un futuro.

    L'indagine parte da un esclusiva elaborazione di dati realizzata da Istat per Save the Children. Nella fascia 6-10 anni, infatti, i bambini usano la connessione da casa nel 54% dei casi, le bambine nel 53%, percentuale che sale con il crescere dell età, per aver il suo apice tra i 15 e i 17 anni, con rispettivamente il 93,5% delle ragazze e il 94,2% dei ragazzi connessi.

    "Obiettivo dell'inchiesta - ha spiegato Raffaela Milano, Direttrice programmi Italia-Europa di Save the Children - è approfondire gli ostacoli e i rischi che possono frenare i processi di empowerment delle ragazze, mettendo a fuoco il ruolo che le tecnologie potrebbero avere nel rafforzare o meno gli stereotipi di genere e indagando il fenomeno della violenza tra pari e della violenza di genere nelle relazioni online".

    Due ragazze su 5 (44,6%) tra i 15 e i 17 anni, caricano contenuti di propria creazione come testi, fotografie, musica, video su siti web rispetto al 41% dei coetanei maschi. Uno scarto che, benchè non ampissimo, si conserva in tutte le fasce d età tra i 6 e i 24 anni. L'indagine fa emergere una maggiore attività di bambine e ragazze anche per quanto riguarda la consultazione e le informazioni online: il 62,3% "consulta un wiki per ottenere informazioni su un qualsiasi argomento" rispetto al 56,4% di bambini e ragazzi. Percentuale che tra gli 11 e i 14 anni sale al 64% per le ragazze a fronte di un 54,2% dei ragazzi, con una differenza di quasi il 10%.

    Dai dati sugli acquisti e le operazioni economiche online negli ultimi 3 mesi da parte dei giovani 6 , emerge che il 21,4% delle ragazze e il 25% dei ragazzi ha ordinato prodotti o servizi online. Mentre le ragazze dai 15 ai 17 anni acquistano maggiormente libri, giornali, riviste e materiale per la formazione (il 39,9% rispetto al 15,4% dei ragazzi), così come film, musica e biglietti per spettacoli (il 27% rispetto al 23,4% dei ragazzi); i coetanei maschi preferiscono i prodotti di informatica e tecnologia (il 59,7% rispetto al 21,8% delle ragazze).

    In termini di competenze digitali, le ragazze spesso superano, anche se con una differenza minima, quelle dei loro coetanei maschi. I dati, infatti, evidenziano come tra ragazzi e ragazze che hanno usato Internet negli ultimi 3 mesi, proprio queste ultime, mostrino competenze digitali base (40,5%) e alte (39,6%) in misura maggiore dei loro coetanei maschi (37% e 36,3%). In particolare, mostrano maggiori competenze specifiche alte rispetto ai ragazzi: information skill (il 65,4% rispetto al 61,6% dei ragazzi); comunication skill (il 86,6% rispetto al 79% dei ragazzi); problem solving skill (il 61,4% rispetto al 56,6% dei ragazzi); software skill for content manipulation (il 65,2% rispetto al 61,7% dei ragazzi) 7 .

    Eppure i dati sull accesso delle ragazze a percorsi di studio e professionali nelle materie tecnico-scientifiche ci restituiscono un quadro diverso. Dall'ultimo Rapporto Education at a glance 2017 emerge che mentre le studentesse che scelgono le materie scientifiche sono il 60% dei laureati in Scienze naturali, Matematica, Statistica, le percentuali diminuiscono sensibilmente per la laurea in Ingegneria (31% delle lauree triennali e 27% nella laurea magistrale) e ulteriormente per la laurea in ICT (Information and Communication Technology), dove il 21% delle ragazze consegue la laurea triennale e solo il 14% la laurea di secondo livello.

    A cura di Askanews