Cina, bambole belle e smart contro solitudine e problemi sociali

L'azienda Exdoll produce robot che parlano e fanno compagnia

    Roma, (askanews) - Bambole non solo belle, ma "smart". Robot in forma femminile, sempre più verosimili e con fattezze reali ma che possono anche parlare, suonare e perché no un domani potranno stirare o mandare una lavastovigle. In una Cina in cui il gap di genere è ancora molto radicato e in cui aumentano i casi di depressione tra la popolazione, la Exdoll, azienda con sede a Dalian, ha pensato di investire nelle bambole di compagnia intelligenti.

    Sopra lo scheletro uno strato di silicone le rende "umane", hanno tratti asiatici, sono espressive, interagiscono sbattendo gli occhi e muovendo la bocca e rispondono agli impulsi vocali. Sono in grado di fare brevi e semplici conversazioni.

    Wu Xingliang, direttore marketing di Exdoll spiega: "Se una persona vuole una bambola non è solo per un'esigenza fisica, di fatto molti uomini cercano compagnia, hanno un bisogno psicologico, io credo che sia più questo".

    In Cina ci sono molti più uomini che donne, soprattutto a causa della politica del figlio unico e alla tradizionale preferenza per i maschi. E il Paese sta invecchiando, mettendo a dura prova il sistema sanitario e le politiche sociali. Un altro fattore su cui ha puntato l'azienda, che non vuole assolutamente sentir parlare di sex-toys per le sue bambole. "Penso che in futuro questi robot possano sostituire le donne in molte cose - aggiunge Wu Xingliang - potranno fare le cameriere o le babysitter, le infermiere o assistere le persone anziane". Secondo lui, insomma, potrebbero risolvere molti problemi sociali della Cina.

    A cura di Askanews