Battiston (Asi): con "Gravity" scienza e arte regalano emozioni
Al Maxxi la mostra "Gravity-Immaginare l'Universo dopo Einstein"
Roma, (askanews) - "Chiudiamo il 2017 con questa mostra che non esito a definire pazzesca perché riesce a raccontare del nostro posto nel cosmo contemporaneamente usando l'eccellenza della ricerca scientifica italiana nel settore della gravità, delle onde gravitazionali, dei satelliti che hanno percorso il nostro sistema solare e un linguaggio, quello dell'arte ai massimi livelli, che affronta a e discute lo stesso tema in un modo complementare".
Così il presidente dell'Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston in occasione della presentazione a Roma della mostra "Gravity - Immaginare l'Universo dopo Einstein", in programma al MAXXI dal 2 dicembre al 29 aprile 2018, nata dalla collaborazione del museo con l'Agenzia spaziale italiana e l'Istituto nazionale di fisica nucleare, con il sostegno del Miur. A curare la suggestiva esposizione Luigia Lonardelli (MAXXI), Vincenzo Napolano (Infin) e Andrea Zanini (Asi) con la consulenza scientifica di Giovanni Amelino-Camelia.
"Entrare in questa mostra è emozionante - prosegue Battiston - Uno vede gli oggetti legati alla scienza come opere d'arte e poi trova artisti che hanno costruito opere d'arte attorno a temi scientifici. A un certo punto si confondono i due quadri. Perché di fatto il linguaggio che noi usiamo, le parole, che siano poesia o racconti meravigliosi o per scrivere la teoria della relatività di Einstein sono solo pezzi diversi di uno stesso insieme. Questa mostra - conclude il presidente dell'Asi - li mette insieme come mai ho visto fare prima. Un livello di qualità, di fascino, di emozioni veramente unico".
A cura di Askanews