
LaPresse
Vacanze romane
I progressisti cercano un secondo Francesco più che un Francesco II
I porporati sono riusciti ad annullare l'anello del pescatore e il sigillo di piombo solo alla dodicesima congregazione: un fatto simbolico dell'incertezza che si è creata nell'ultima fase del pontificato di Bergoglio. Nel frattempo sono arrivati tutti i cardinali, l'ultimo da Giacarta, ed è iniziato il toto Papa
Ci hanno messo dodici congregazioni, i cardinali, per provvedere ad annullare l’anello del pescatore e il sigillo di piombo del pontificato precedente. E sì che l’Universi Dominici Gregis, la costituzione che regola il conclave, non stabilisce una data precisa, ma dice solo (al numero 13) che “in una delle congregazioni immediatamente successive” alla morte del Santo Padre debbano, tra le altre cose, “provvedere a far annullare l’Anello del Pescatore e il Sigillo di piombo, con i quali sono spedite le lettere apostoliche”. Difficile comprendere se la dodicesima congregazione generale possa essere davvero considerata una delle congregazioni immediatamente successive, ma è vero che, per giorni, si sono succedute le domande sull’annullamento dell’anello del pescatore. Anche perché pure i sigilli dell’appartamento papale sono stati messi subito dopo, ma nulla è stato mostrato dei sigilli che sono stati apposti anche alla suite di Santa Marta. Il nuovo Papa, in un certo senso, dovrà espandere il rito, riprendendo possesso della stanza dove ha vissuto Papa Francesco in dodici anni.
Il fatto che ci sia voluto così tanto tempo ad annullare l’anello del pescatore testimonia anche una situazione di incertezza che si era creata in particolare nell’ultima parte di pontificato di Papa Francesco. Anche la Sede vacante, tra il camerlengo che si prende assistenti personali e il segretario di stato che fa una sorta di bilaterale dopo che Trump e Zelensky si sono fatti la foto dell’anno nella Basilica di San Pietro, sembra essere stata gestita con una certa leggerezza protocollare. Non è un mondo nuovo, ma semplicemente un mondo scollegato, incapace di comprendere come i simboli e le procedure del tempo passato non fossero orpelli, ma garanzie, e che la transizione anche deve avere tutte le garanzie del caso, necessarie perché il prossimo pontefice possa cominciare con la mente libera.
Sono arrivati tutti i cardinali elettori. L’ultimo è arrivato da Giacarta, il cardinale Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, mentre il cardinale Vinko Puljicć, uno dei cinque creati da Giovanni Paolo II, è arrivato alla fine della scorsa settimana. Puljicć ha difficoltà di deambulazione, ma non voterà attraverso i cardinali infirmarii da Santa Marta, come si pensava, ma riuscirà ad andare in Sistina, con tutte le sue difficoltà.
Intanto, è cominciato il toto Papa. La sensazione è che dal fronte progressista non si cerchi un Francesco II, ma un secondo Francesco. Intanto, però, la Chiesa sinodale ha testimoniato che il diritto canonico è, davvero, un problema. I cardinali ne hanno parlato, e questo potrebbe favorire quanti, tra le berrette rosse, hanno esperienza nel campo. E’ troppo presto per dirlo, tuttavia, E intanto, si procede a singhiozzo, l’anello del pescatore resta intatto fino praticamente all’inizio del Conclave, e ci si ricorda troppo tardi che chi sapeva biffarlo a dovere era stato mandato in pensione senza che fosse sostituito. Sono i tempi.