Una fogliata di libri

Città di sogni

Andrea Frateff-Gianni

La recensione del libro di Don Winslow edito da HarperCollins (400 pp., 22 euro)

Dopo Città in fiamme è arrivato finalmente in libreria, edito da Harper Collins, Città di sogni, il secondo capitolo dell’epica trilogia firmata da Don Winslow. Se nella puntata precedente l’ispirazione era l’Iliade di Omero, questa volta Winslow strizza l’occhio all’Eneide di Virgilio, trasformandola in una storia di gangster. Il protagonista Danny Ryan, sopravvissuto a una specie di Guerra di Troia che ha visto contrapporsi i clan mafiosi irlandesi con quelli italiani, nel New England, è in fuga, come un novello Enea, diretto con i suoi uomini verso Hollywood, la città dove si realizzano i sogni, alla ricerca di una nuova vita. La mafia, la polizia e l’Fbi lo vogliono morto o in prigione. Verrà a patti con i federali, organizzerà un colpo su commissione rapinando un signore della droga messicano e, casualmente, entrerà a far parte di una produzione cinematografica che sta realizzando un film sulla faida di Providence e che, indirettamente, racconta parte della sua vita. “E’ perso nella stranezza di vedere la propria vita replicata, ma più vera del vero. Tutto è un po’ più bello, un po’ più trascurato, un po’ più colorato… meglio della vita reale”. Ovviamente nulla andrà per il verso giusto. Ryan si innamorerà perdutamente di una star del cinema, una donna bellissima dal passato oscuro e contemporaneamente scatenerà nuove guerre con la mafia locale che lo costringeranno a ripartire da dove aveva iniziato. Winslow, oltre a dipingere un affresco formidabile di “Hollywood Babylonia” che ricorda vagamente alcune scene della serie tv The Offer sulla realizzazione del film “Il Padrino” di Francis Ford Coppola, non si limita a descrivere la guerra tra diverse fazioni mafiose ma alza il livello dello scontro entrando nelle viscere di Danny Ryan, narrando il suo lacerante dissidio interiore diviso a metà tra chi è – ed è sempre stato – e chi vorrebbe essere. “Tutti abbiamo un passato. Tutti abbiamo fatto cose di cui non siamo orgogliosi”, dice a un certo punto Ryan alla donna di cui è innamorato. La domanda che sembra porsi Winslow è: ok, ma quanto questo passato comunque continua a condizionarci anche quando non vogliamo? La risposta forse la troveremo nel capitolo conclusivo della trilogia, che lo scrittore americano ha già concluso e consegnato al proprio editore, come una sorta di testamento letterario annunciato, che segnerà il suo abbandono definitivo alla narrativa per potersi dedicare completamente a evitare la rielezione di Donald Trump alle prossime elezioni presidenziali americane.    

   

Don Winslow
Città di sogni
HarperCollins, 400 pp., 22 euro

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