La recensione del libro di Paolo Furia, Meltemi, 214 pp., 20 euro
Le forme geografiche coinvolgono l’osservatore in un gioco di relazioni immersive e suscitano nel soggetto d’esperienza reazioni affettive. Sostiene Alexander von Humboldt che sostiene Goethe. E pure il filosofo teoretico Paolo Furia in Spaesamento. Esperienza estetico-geografica, un saggio da consigliare a quanti sostengono, invece, che la geografia sia uno spazio didattico se non addirittura speculativo superato. Saranno tutti forse affetti dall’ingombro senza confini del neomondo digitale e delle sue geolocalizzazioni algoritmiche? O dalla necessità di un reattivo ritorno alla versione tolemaica di una visione semplificata cielo-terra?
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