una fogliata di libri

Tutta un'altra guerra

Enrico Paventi

La recensione del libro di Dan Diner, Bollati Boringhieri, 318 pp., 28 euro

In questo saggio, lo storico israelo-tedesco Dan Diner, autore di studi che si sono spesso rivelati di notevole rilievo, prende in esame la storia della Seconda guerra mondiale da una prospettiva inedita e suggestiva tanto dal versante geografico quanto da quello temporale. Riguardo al primo, dunque, la sua analisi relativa al conflitto non si concentra sull’asse che si estende da ovest a est – prettamente eurocentrico – ma sulla direttrice sud-nord, che ha il proprio cardine nella Palestina britannica e nel suo insediamento ebraico, lo Yishuv. 
Inconsueto appare anche il periodo posto al centro della ricerca, che va dalla guerra di Etiopia (1935) alle battaglie di El Alamein e Stalingrado, combattute entrambe nel 1942: eventi bellici, questi ultimi, che, oltre a svelare retroscena politici e militari poco noti, hanno influenzato profondamente le sorti dell’intero medio oriente.

  
E’ interessante notare, poi, come Diner intrecci il racconto relativo alla guerra mondiale e alla lotta per la Palestina fornendoci una narrazione avvincente che arriva fino ai giorni nostri. E occorre aggiungere che egli non trascura nemmeno di tracciare un quadro globale del conflitto, una visione d’insieme volta ad indagare il ruolo svolto da eventi e paesi considerati in genere marginali da gran parte della percezione storica corrente: è questo il caso dell’India, della Romania o dell’Iraq.

 
Il saggio documenta inoltre come l’Italia fascista si sia mossa in maniera talvolta brutale tanto in Libia quanto nel Dodecaneso e la Regia aeronautica abbia in seguito bombardato, a causa della loro importanza strategica, due città della Palestina ebraica quali Tel Aviv e Haifa: avvenimenti che, risalenti al luglio del 1940, paiono andati perduti in una sorta di amnesia collettiva.

 
Lo storico getta infine il proprio sguardo su un periodo del 1942: sei mesi – da maggio a novembre – durante i quali l’avanzata in territorio africano della Germania nazista e dei suoi alleati sembrò portare con sé la fine dello Yishuv. Un epilogo, secondo Diner, sventato curiosamente dal caso ovvero, in altri termini, dal verificarsi di alcune circostanze esterne favorevoli. Per concludere: tutta un’altra guerra costituisce uno studio davvero pregevole che, grazie all’originalità delle prospettive adottate, ci consente di cogliere le tante sfaccettature, venute finalmente dalla luce, di una fondamentale vicenda storica. Si tratta di un’opera che arricchisce le nostre conoscenze al riguardo e sembra dunque meritevole di particolare attenzione. 
   

Tutta un’altra guerra
Dan Diner
Bollati Boringhieri, 318 pp., 28 euro