Una fogliata di libri

Sole della coscienza. Poetica I

Giacomo Giossi

La recensione del libro di Édouard Glissant (Meltemi, 112 pp., 12 euro)

Édouard Glissant rappresenta una delle voci più forti e autorevoli della cultura caraibica. Nato in Martinica e cresciuto nell’alveo della cultura francese (laureato alla Sorbona), Glissant seppe elaborare uno sguardo critico e poetico capace di superare i limiti delle tesi della negritudine che pur in gioventù sentì di dover appoggiare per offrire una visione legata al concetto di creolizzazione. Da sempre affine alle tesi di Franz Fanon di cui fu grande amico, Glissant seppe sintetizzare nel romanzo Il quarto secolo il suo pensiero, offrendo una delle vette della letteratura caraibica del Novecento. Pur amato da un intellettuale come Claudio Magris, sono poche e rare le opere a disposizione dei lettori italiani, forse frutto di una generale sfiducia e inconsapevolezza dell’editoria italiana che pure ha saputo cogliere le qualità di uno dei suoi “allievi”, come Patrick Chamoiseau. E’ così una vera occasione quella che si pone con la coraggiosa pubblicazione da parte di Meltemi di Sole della coscienza. Poetica I, dopo aver già dato alle stampe nel 2020 Introduzione a una poetica del Diverso.

 

Pubblicato presso Gallimard nel 1956, Sole della coscienza è il primo saggio scritto da Glissant che segue la raccolta di poesie dell’anno prima La Terre inquiète, purtroppo ancora non tradotto in Italia. Sole della coscienza è un vero diario del viaggio che Glissant compie dalla Martinica verso Parigi. Le pagine di diario divengono così l’occasione migliore per un’analisi delle proprie convinzioni, un viaggio nel viaggio che trasforma lo sguardo e i pensieri dell’autore stesso. Glissant alterna così riferimenti materiali e geografici a riflessioni filosofiche, in un’elaborazione che assume la forma di un  laboratorio di poetica. Glissant scioglie pagina dopo pagina la dura solidità dei riferimenti “reali” in visioni liquide capaci di definire e delineare un paesaggio letterario e politico inedito, tanto innovativo quanto seducente. Non esiste infatti un Glissant poeta, narratore e saggista, ma esiste e sa resistere una lingua estremamente potente e riconoscibile in un’autorialità mai secondaria al discorso. Sole della coscienza è così un’occasione eccezionale per avvicinarsi a uno dei più grandi e fondamentali pensatori e poeti del Novecento che solo per una presunta perifericità di nascita non ha ancora oggi lo spazio editoriale e di conseguenza i lettori e la fama che Édouard Glissant e i suoi libri meriterebbero.

   

Édouard Glissant
Sole della coscienza. Poetica I
Meltemi, 112 pp., 12 euro

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