Risvolti di copertina

Gaia Montanaro

Cristina Taglietti
Laterza, 158 pp., 15 euro

Il risvolto è un’umile e ardua forma letteraria che non ha ancora trovato il suo teorico e il suo storico”, scriveva Roberto Calasso. E il risvolto di copertina rappresenta anche una vera e propria bussola per i lettori. Fa scoprire, con gusto e immediatezza, cosa nasconde il libro, le coordinate che si potranno seguire per attraversare la storia raccontata. Questa esemplare arte della sintesi – quindi della calibrata raffinatezza – in passato esercitata da scrittori come Calvino e Sciascia, dà il titolo a un bel libro di Cristina Taglietti che ci accompagna a scoprire il dietro le quinte di quattordici case editrici italiane. Le realtà raccontate sono molto eterogenee tra loro, per grandezza e indirizzi editoriali: si passa dai grandi gruppi come Mondadori, GeMs, Giunti e Feltrinelli a quelli medi – come e/o e Sellerio – per arrivare alle piccole realtà dal carattere indipendente come NN e l’Orma senza dimenticare le nuove arrivate come nel caso della Nave di Teseo. La vita di tutte queste realtà editoriali, raccontate per lo più dalla voce dei vari responsabili, ci mostra le pieghe di un’industria che ha ancora il suo cuore nella dimensione artigianale, nell’amore per i libri e nella cura che regola i diversi stadi del lavoro, dallo scouting, all’editing fino alla promozione. La dimensione domestica, l’idea che gli editori siano prima di tutto case editrici ovvero luoghi in cui il libro nasce, cresce e viene introdotto al mondo, rimane un elemento centrale e identitario. Così come appare decisiva per un editore la capacità di intuizione, orientata dal gusto, e il coraggio di saper scommettere su un testo o un autore che dimostri la capacità – e il tempismo – di saper afferrare lo spirito del tempo, fissandolo e rendendolo attraente per quello a venire. Dalle voci dei vari protagonisti emerge quel misto di serietà e di slancio entusiastico, la capacità di mettere insieme la riflessività tipica di chi si occupa di libri con l’estro di saper individuare e scommettere sul non – conosciuto. Qualunque sia il punto di origine da cui queste storie partono – il civico di una strada palermitana, un appartamento nel cuore di Milano o una casa di ringhiera – è indubbio che è andato lontano chi ha saputo avere capacità di visione (e di sacrificio).

Editori che hanno seguito la propria passione, spendendo le proprie giornate – e agli inizi molto spesso quasi tutto il denaro a disposizione – per poter conquistare il proprio posto nel mondo, la facoltà di dire la loro, di svelare un contributo originale. Di portare in superficie le loro voci. E di intercettare qualcuno che le ascoltasse.

In questo libro emerge soprattutto che non c’è un unico modo per fare le cose, una via canonica già tracciata. E’ tutto molto più variegato e complesso, e per questo sorprendente. Ci racconta di storie editoriali che sono fatte di inciampi e ripartenze, di passaggi di testimone sfidanti e impegnativi. Di tentativi. Tenuti insieme dalla voglia di fare. E di poter raccontare.

 

RISVOLTI DI COPERTINA
Cristina Taglietti
Laterza, 158 pp., 15 euro