L'ultras inglese che carica solo contro tutti. Lezione per Sabatini

Alessandro Giuli
C’è una magnifica (e riprovevole, così non mi daspate) dose di eroismo nella follia che ha portato l’altro giorno un tifoso del Southend United, serie C britannica, a caricare in solitaria i tifosi avversari del Colchester durante l’ultima partita di League One. E’ scattato all’improvviso, dentro lo

C’è una magnifica (e riprovevole, così non mi daspate) dose di eroismo nella follia che ha portato l’altro giorno un tifoso del Southend United, serie C britannica, a caricare in solitaria i tifosi avversari del Colchester durante l’ultima partita di League One. E’ scattato all’improvviso, dentro lo stadio, dal suo settore a quello degli ospiti. Non ci potevano credere nemmeno loro, e infatti qualche sberla l’hanno presa, disorientati com’erano.

 



 

Gli è andata bene, perché gli steward sono intervenuti per tempo e nessuno s’è fatto male. Non è la prima volta che capita, mi è successo più volte (ma sempre fuori dallo stadio) di assistere a simili slanci suicidi, frutto di apparente insania, contro avversari più numerosi e meglio armati. E il bello sta nel fatto che la reazione è sempre la stessa: i pochi matti che caricano la moltitudine nemica sconvolgono la loro prima fila, stupefatta e impreparata. Poi chissà. Ecco perché penso che Walter Sabatini abbia ancora qualche chance di spuntarla contro la Sud scioperante.

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