
Il libro di Vanessa Springora su Gabriel Matzneff (foto LaPresse)
Uffa!
Per essere una “persona orrenda”, Gabriel Matzneff non nasconde nulla
Uno scrittore che ora in Patria gode di una fama tutto fuorché gradita. E' stato vittima di una vendetta da parte di una delle ragazze che frequentò anni fa, Vanessa Springora. Ma ha pubblicato a sue spese i Carnets noirs inédits, in 100 copie. Un libro bellissimo, i 100 euro meglio spesi della mia vita
Probabilmente una persona orrenda, ciò non toglie che sia un grande scrittore. E’ raro, forse rarissimo, trovare due giudizi siffatti riferiti nello stesso momento a una stessa persona. Ne fa uso in un suo recente libro Andrea Venanzoni (peraltro collaboratore del Foglio) nel riferirsi a uno scrittore francese assai particolare e che io per primo giudico notevolissimo. Gabriel Matzneff (nato nel 1936), innamorato dell’Italia, uno che adora parlare italiano e che non perde occasione di lodare uno scrittore italiano, l’accademico di Francia Maurizio Serra. Suo malgrado Matzneff ha conosciuto di recente in Francia una popolarità tutto fuorché gradita. E questo a partire da un libro scritto pochi anni fa da Vanessa Springora (nata nel 1972 e dunque di 26 anni più giovane di Matzneff), che quando era ancora una ragazzetta aveva avuto un storia sentimentale con lo scrittore, il quale per sovrappiù e in quello stesso periodo di storie sentimentali con ragazze e ragazzette ne aveva parecchie altre: in realtà ne ha avute parecchie in contemporanea tutta la vita. La Springora divenuta adulta s’era convinta di essere stata strumentalizzata da Matzneff e s’è come vendicata scrivendo questo libro, che ha avuto un gran rilievo in Francia. Vendetta che le è riuscita in pieno.
Matzneff da un giorno all’altro è divenuto uno scrittore impronunciabile in Francia, uno che lo insultano quando lo incontrano per strada – come si addice a una “persona orrenda” –, uno i cui libri sono spariti dagli scaffali delle librerie parigine e i cui editori si rifiutano di ripubblicare. Sicché lui vive adesso di una pensioncina di mille euro al mese. Poco tempo fa ha pubblicato a sue spese in una tiratura di 100 copie (più altre 13 in tiratura di lusso) i Carnets noirs inédits (relativi al periodo novembre-dicembre 2006) e li ha proposti al prezzo di 100 euro a copia ai suoi amici. Io fra questi. E’ un libro bellissimo. I 100 euro meglio spesi della mia vita. Fanno parte di un diario intimo che Matzneff ha tenuto dall’agosto 1953 all’agosto 2018, e di cui lui aveva già pubblicato le annate dal 1953 al 1988. Restavano inedite le annate dal 1989 al 2006, che Matzneff contava di pubblicare lui vivente. Da come sono andate le cose, quelle annate le pubblicheranno i suoi legatari.
Per essere una “persona orrenda”, Matzneff non nasconde nulla. La sua vita quella è stata e quella lui racconta con misura e discrezione. Di ragazze e ragazzette che fungevano da amanti in quei due mesi del 2006 Matzneff ne aveva quattro, e di ciascuna di esse racconta con rispetto e stavo per dire con pudore. Da ciascuna prendeva la sua giovinezza e la sua bellezza, a ciascuna dava il suo fascino e la sua eleganza intellettuale, la sua seduttività maschile che deve essere stata imponente. Dubito assai che la vita di ciascuna di quelle ragazze sarebbe stata migliore se non lo avessero incontrato. Lui non ha rubato la loro “giovinezza”, l’ha impreziosita. Altro che “persona orrenda”, piuttosto un uomo dei nostri tempi, di tempi dov’è difficile distinguere facilmente tra ciò che va fatto senz’altro e ciò che non va fatto assolutamente. E questo in tutti i campi della vita.
A me dispiace moltissimo di non avere mai incontrato di persona Gabriel. Solo ci siamo scritti, e per fortuna nella scrittura si ritrova tutto, innanzitutto le sfumature. Basta un aggettivo, basta la pausa costituita da una virgola o da un punto e virgola. Voi mi direte: avessi tu una figlia ti farebbe piacere che lei uscisse con un uomo di 26 anni più grande di lei? Naturalmente non so rispondere, come non so rispondere a cento altre domande di quelle che pungono in profondità. Meno che mai a quelle che riguardano i rapporti tra uomini e donne, meno che mai a quelle che riguardano donne che ho conosciuto nei vari momenti della mia vita. Quando bastava una telefonata a cambiare per intero il panorama sentimentale sussistente tra me e una “lei”. Che dico una telefonata, bastava uno sguardo. E a non dire delle volte che lo scoprivi dopo quanto fossero state numerose e ingenti le menzogne che mi ero bevuto.