
Terrazzo
Pastorale (di legno) americana
L’Anthony Timberlands Center di Fayetteville, firmato da Grafton Architects con Modus, è una “cattedrale di legno” che unisce ricerca, didattica e innovazione. Laboratori avanzati, arredi costruiti dagli studenti e sperimentazioni abitative sostenibili fanno della Fay Jones School un polo in forte crescita
A Fayetteville, Arkansas, sul Martin Luther King Jr. Boulevard, una grande struttura in legno interrompe la monotonia della strada: tre capannoni incastrati culminano in una vetrata che lascia intravedere robot, macchine e persone al lavoro. E’ l’Anthony Timberlands Center, il nuovo centro della Fay Jones School of Architecture, progettato da Grafton Architects in collaborazione con lo studio locale Modus. Le Grafton (Yvonne Farrell e Shelley McNamara) sono due architette irlandesi pluripremiate, detentrici del Pritzker Prize nel 2020 e che tra gli altri progetti hanno relizzato l’ampliamento dell’università Bocconi a Milano (2008). Per la loro prima committenza in America, in Arkansas hanno ideato una gigantesca “nave” tutta realizzata in legno, capace di catturare l’attenzione di chi guarda e dimostrare come la bellezza di un luogo e l’evidenza del suo scopo sono informativi ma soprattutto formativi: come le grandi cattedrali Medioevali, le opere di Gaudí, l’Università di Salamanca. Edifici che iniziano a educare solo guardandoli, realizzando così un’esperienza anche emotiva che un edificio in calcestruzzo e acciaio non può offrire. Con il Timberlands Center siamo di fronte a una sorta di compendio di tutte le possibilità che il legno offre nell’edilizia, a maggior ragione in un Paese dove il 60 per cento del territorio è ricoperto da foreste.
Questa struttura nasce affinché l’attività didattica possa essere condotta in maniera laboratoriale, con una forte connessione tra studenti e docenti. Lo sottolinea Peter MacKeith, preside della facoltà: “Volevamo un edificio in cui pensare e fare fossero inseparabili”. Così gli studenti sono diventati protagonisti anche della realizzazione dell’Anthony Timberlands, costruendo parte delle suppellettili che ora arredano gli spazi interni. Per potersi confrontare con il mercato e dare un impulso innovativo a tutto il settore, il centro è stato dotato di strumenti digitali avanzati: robotica, attrezzature CNC, stampa 3D, taglio al plasma, oltre alle macchine tradizionali. Il laboratorio principale, 1.100 metri quadrati, offre la possibilità di avviare vere e proprie linee di produzione. Le strutture diventano così luoghi che ispirano e motivano al cambiamento, spazi dove il futuro non è solo ipotizzabile ma realizzabile. Basta salire all’ultimo piano, guardare distintamente oltre l’autostrada verso la foresta e contemplare come i suoi alberi siano stati trasformati nella struttura lignea sopra la propria testa. Un tetto che può essere anche una casa: il Timberlands Center è solo l’inizio di una serie di iniziative che vogliono affrontare la crisi abitativa che affligge il nord-ovest dell’Arkansas. Scarseggiano le abitazioni e quelle presenti sono inaccessibili ai redditi più bassi. Così, nel grande laboratorio universitario, i ragazzi sperimentano soluzioni ingegneristiche per realizzare case interamente in legno, la cui usura nel tempo sia paragonabile alle strutture in cemento e con costi di produzione molto più contenuti, grazie all’utilizzo di materie prime presenti in loco. Il modello è vincente, lo dicono anche i dati sulle iscrizioni. Prima della pandemia la Fay Jones School contava circa 450 studenti; ora sono quasi 1.000 e, nei prossimi anni, si prevede un sensibile aumento, con tanti alunni “rapiti” da questa cattedrale di legno sulla Martin Luther King Jr. Boulevard.