La Francia del 1959 (in gonna) delizia Venezia con eufemismi d’epoca. Commenti da farsela sotto su Bogdanovich Un finale basta, in un film. Anche nel nuovo capolavoro annunciato del cinema d’autore italiano. ‘Ndrangheta, a Africo, tra pastorizia, spaccio e connection internazionali: già siamo in zona “come si fa a parlarne male”. L’America non si batte! Più avanti il perché. E’ agevole ma un po’ inquietante la riduzione delle presenze al Lido, anche se aumentano gli arrivi per il fine settimana; ma come ha detto un depresso ristoratore: “Anche i parchi gioco si riempiono nel weekend”. Mariarosa Mancuso 30 AGO 2014
A Venezia sbirciando tra i tavoli e scoprendo nuove surreali pretese di impegno Serata inaugurale: il naturale splendore di Luisa Ranieri rischiava di soccombere sotto un vestito blu assai stiff e capelli a prova di vento con quintali di gel. Una punta impacciata scandisce con cura il classico discorsetto anodino da madrina (“i film non parlano semplicemente a noi – parlano di noi!”. Ohibò!). Mariarosa Mancuso 29 AGO 2014
A Venezia tra ritardi, giungle, super Norton e comiche sorprese in sala C’eravamo fatti forti per reggere il dolore del mondo. “La Mostra di Venezia non fa sconti, non bada agli incassi bensì all’arte, tocca la contemporaneità là dove duole”, erano le minacce. Invece il film d’apertura è un film comico, “Birdman o le imprevedibili virtù dell’ignoranza”. Mariarosa Mancuso 28 AGO 2014