Tutto quel che serve per neonati, cani, gatti e piante arriva direttamente a casa. Con un clic

Marta Elena Casanova

    Vi è mai successo di avere un dilemma d’ordine pratico e organizzativo, in casa, sul lavoro, e aver pensato “sicuramente se cerco su internet trovo qualcosa che possa aiutarmi”, e dopo aver digitato le parole chiave del vostro problema nel motore di ricerca avete trovato assolutamente niente? Se non a voi, tutto ciò è sicuramente accaduto a qualcuno che ha poi brillantemente risolto la questione, creando dal nulla quello che non esisteva. Di necessità virtù, insomma e le start up di successo nascono esattamente da questo: necessità. Si devono avere tenacia e coraggio per tramutare la teoria in realtà, ma con convinzione e preparandosi adeguatamente si può inventare un nuovo lavoro. Per esempio: siete genitori di infanti che a malapena si reggono sulle gambe ma non potete (o non volete) rinunciare a viaggiare, anche se la sola idea di portarvi dietro mezza casa, ovvero ciò che serve al vostro bambino, vi getta in uno stato di totale sconforto? E’ quello che è successo anche a Serena Errico, mamma di Leonardo, che ha pensato di risolvere il suo problema e quello di molte mamme inventandosi BabyGuest, piattaforma tramite cui è possibile noleggiare il necessario, dal fasciatoio al passeggino, passando per giocattoli e biberon (tutto rigorosamente in perfetto stato e sterilizzato), semplicemente compilando il form sul sito. Nel 2015 BabyGuest.com ha vinto il premio speciale di Unicredit Start Lab e oggi lavora con oltre 70 alberghi e 400 agenzie di viaggio. Una trovata così utile che sembra già vantare tentativi d’imitazione, e dunque ai competitor BabyGuest risponde lanciando – proprio in questo periodo – una campagna di affiliazione su tutto il territorio nazionale.

     

    Se non avete figli ma in compenso avete animali domestici e il problema è quello di lasciarli da soli per un paio di giorni, la soluzione porta il nome di Petme. A inventare il servizio, ovviamente, due padroni di gatti, Alice Cimini e Carlo Crudele. Un giorno è capitato che avessero necessità di un’organizzazione di catsitter, senza però trovarne di adatte o con i giusti requisiti. Se la sono dunque inventata loro, e in poco tempo Petme.it è diventato sito di riferimento sia per chi cerca qualcuno che possa badare al proprio cane o gatto, sia per chi il petsitter non lo cerca ma lo fa. Anche qui il sistema è molto semplice: si inseriscono tutti i dati su proprietari e animali, città e date, e si trova chi si prenderà cura del cucciolo, a casa sua o a domicilio. Ogni petsitter – che assicura l’assistenza veterinaria gratuita – riceve poi voti e recensioni. Petme è ora un vero lavoro per Alice, che ha deciso di mettersi alla prova e rischiare. Era il 2014 quando ha realizzato un business plan valutando mercato e potenzialità, investendo col fratello in un primo prototipo da presentare a potenziali investitori. Nello stesso anno è entrata nel programma d’accelerazione di b-ventures del Gruppo Buongiorno, raggiungendo un fundraising di un milione e mezzo di euro.

     

    Altra gestione importante nella routine quotidiana sono le piante. Se possedete un piccolo spazio verde sapete che l’irrigazione automatica è un aiuto prezioso, specie quando siete in vacanza. E’ necessario, però, anche avere idea di cosa piantare. Se non siete pratici e in rete trovate tante cose a voi incomprensibili, la soluzione si chiama Piccolo Vegs for Pots, start up che, nata nel 2012 dall’idea di Soira Bazzo e del fidanzato Filippo Santarosa, nel 2015 ha vinto il premio Innovazione e creatività delle imprese femminili, promosso dalla Camera di commercio di Treviso. Basandosi sull’idea del chilometro zero e dell’orto casalingo, Soira e Filippo cercavano i semi adatti da far crescere sul loro terrazzo senza necessariamente andare in giro per vivai. Navigando sul web hanno scoperto che in Italia nessuno dava servizi come quello che loro stavano cercando, così hanno creato piccolovegsforpots.com, dove offrono (oltre a preziose indicazioni) anche la vendita di sementi, dalle più comuni alle più rare, spiegando quali sono i migliori.