Foto Epa, via Ansa

verso i Mondiali

Con le britanniche l'Italia non avrà scampo e potrà ripiombare nel solito psicodramma nazionale

Jack O'Malley

Sulla carta gli Azzurri sono più forti sia dell'Irlanda del Nord che del Galles, ma le lamentele sui criteri di qualificazione e le analisi schizofreniche sulle possibili avversarie dell’Italia dimostra come ci sia ancora gran confusione nel calcio italiano

Dispiace che per il terzo Mondiale di fila tra le Nazionali che si giocheranno la fase finale non ci sarà l’Italia: mi sembra chiaro che in uno spareggio in cui ci sono due britanniche non c’è scampo. Insomma, l’Inghilterra è stata la prima europea a qualificarsi alla Coppa del mondo che si giocherà nelle colonie, in Scozia smaltiranno la sbronza per la qualificazione incredibile dell’altra sera a fine maggio, a questo punto almeno una tra Galles e Irlanda del nord dovrà aggregarsi. Certo, sulla carta gli Azzurri sono più forti, come si dice a Rai Sport, ma il fatto che da giorni alterniate lamentele sui criteri di qualificazione ad analisi schizofreniche sulle possibili avversarie dell’Italia, che passano da temibili a battibili nel giro di un rutto di Guinness, dice chiaramente che non avete ancora capito un cazzo (soprattutto se vi state chiedendo se sarà più difficile giocare in trasferta in Galles o in Bosnia-Erzegovina: prima arrivateci).

   

Comunque vada, tutto è apparecchiato per lo psicodramma nazionale, sia che l’Italia perda miseramente in semifinale, sia che la sconfitta arrivi in finale, sia che si qualifichi e poi venga eliminata in un girone con Curaçao, Haiti e Uzbekistan: Gattuso si dimette; parte il dibattito sul fatto che non si investe sui giovani, che le scuole calcio non insegnano a dribblare, che un tempo si giocava per strada invece oggi pensano tutti ai soldi, che senza blocco Juve non si va da nessuna parte e che i club preferiscono spendere milioni per giocatori africani sconosciuti invece di mandare osservatori negli oratori di provincia; Donnarumma chiede scusa in lacrime ai tifosi e nel dubbio chiede l’aumento di stipendio al City; Gravina resta presidente della Figc. Fino a che un giorno non succederà anche a voi quello che è successo agli amici scozzesi: andate a cercarvi sui social le immagini dei pub pieni durante Scozia-Danimarca, guardate l’esultanza, i cori, i brindisi, le lacrime dopo il 4-2 di McLean da centrocampo, e chiedetevi se qualcuno di voi avrebbe fatto lo stesso per un gol di Pio Esposito in una fantomatica Italia-Norvegia davvero decisiva per la qualificazione. Sono curioso di scoprire quali scuse tirerete fuori questa volta (anche se sarà difficile battere il De Siervo che dà la colpa alla Champions League per la mediocrità della Serie A). Mi pare comunque che Gattuso abbia già messo la pietra tombale sulle vostre speranze poco dopo il sorteggio di ieri: “L’Irlanda del nord è alla nostra portata”, ha detto. Ecco fatto.

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