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Ora la sfida tra Sinner e Alcaraz si è trasformata in un duello da inizio Giro
Le bizze della classifica Atp concedono al tennis finalmente la certificazione del momento di parità (quasi assoluta) tra il tennista sudtirolese e quello murciano
Fa un bel effetto essere il numero uno al mondo. Si deve provare una bella soddisfazione a essere i più bravi in assoluto in qualcosa ed essere certificati da qualcosa, tipo una classifica. Dopo aver vinto i Paris Masters 1.000, Jannik Sinner è di nuovo il numero uno del tennis mondiale. Lo è stato a lungo, esattamente per 66 settimane tra il giugno del 2024 e l'agosto del 2025. Poi tra la squalifica patteggiata per il caso clostebol e il filotto di vittorie di Carlos Alcaraz era diventato il numero 2. E numero 2 tornerà a breve, perché la classifica Atp è un continuo cancellare e aggiungere (cancella i punti della edizione precedentemente giocata di un torneo che sta per iniziare per aggiungere i punti ottenuti nella nuova edizione di quel torneo) e in questo computo Carlos Alcaraz tornerà numero uno aspettando di vedere come andrà l'ultimo torneo di stagione.
Il tennis è a fine anno, è il momento delle Finals tra i primi otto della classifica mondiale. Eppure sembra all'inizio di una nuova stagione, nonostante una classifica che non fa conto delle stagioni, ma è un aggeggio a filo continuo che non si interrompe mai e si porta addosso colpe e virtù di un anno intero.
Eppure mai come in questo momento le Finals coincidono con l'inizio di qualcosa, con l'inizio di una corsa a tappe. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sanno bene come funziona una corsa a tappe nel ciclismo, sono entrambi ottimi pedalatori, entrambi appassionati. Anche se il sudtirolese si intende più di biciclette da strada e lo spagnolo di mountain bike.
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz vivono una prima volta. Un pronti e via da appaiati, con quasi uno zero nella casella punti di distanza. Un momento nel quale non si gode di un vantaggio iniziale e il numero uno nel ranking, verrà deciso in volata e potrebbe girare tra il Sud Tirolo e Murcia alla maniera di una maglia rosa e di una maglia gialla all'inizio di un Giro o di un Tour.
Durerà poco, perché poi il pregresso dell'Atp peserà su ciò che verrà, ma tant'è. In un mondo, quello sportivo, che schifa l'ex aequo, le bizze di una classifica ci concedono una sostanziale parità tra i due migliori tennisti in circolazione, che forse non piacerà agli sportivi da bandiera nazionale, ma tant'è.
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