the italian job

L'Italia della pallavolo è campione del mondo sia con le donne che con gli uomini

Eleonora Cozzari

Gli azzurri vincono 3-1 contro la Bulgaria e si confermano in cima al globo. L'ultima volta che maschi e femmine vincessero contemporaneamente il campionato del mondo era successo 65 anni fa

The Italian Job. L’Italia della pallavolo è Campione del Mondo sia con le donne che con gli uomini. Questi uomini che piangono e si tengono stretta la coppa che avevano alzato anche nel 2022 riconfermandosi in cima al globo. Come dice Mauro Berruto, fino a dieci anni fa Ct azzurro e oggi deputato: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e sulla pallavolo”. L'ultima volta era successo 65 anni fa, per mano della ex Unione Sovietica, che maschi e femmine vincessero contemporaneamente il Campionato del Mondo. Oggi la superpotenza siamo noi.

A Manila, gli azzurri vincono 3-1 contro una Bulgaria sorpresa di questo Mondiale. Ed è l’apoteosi. Ma la vera finale era stata quella di sabato, quando la squadra di De Giorgi aveva battuto i campioni europei della Polonia di fatto spianando la strada alla festa di oggi. Eppure non è stata sempre facile. Dall’altra parte della rete i fratelli Nikolov - con Aleksandar soprattutto - hanno provato a metterli in difficoltà, ma un giocatore solo nel volley tutto non può. E alla fine ha vinto la squadra, quella italiana. “Abbiamo fatto una cosa incredibile – dice Alessandro Michieletto, schiacciatore ed MVP del torneo -. Sono orgoglioso dei miei compagni perché riconfermarsi è difficilissimo. Romanò e Bottolo con quelle due serie in battuta hanno spaccato i set. E’ stata un’estate quasi perfetta: argento in Volleyball Nations League, oro al Mondiale”. Perché questi ragazzi stanno in palestra insieme da maggio a settembre, nonostante questo lungo spazio per le nazionali non faccia sempre la felicità dei club, che li pagano dieci mesi ma li vedono sette.

 

Eppure l’emozione che smuove la Nazionale non ha paragoni, il Presidente Mattarella li invita al Quirinale insieme alle ragazze e allora, a meno che non ci siano sfortunati episodi (come l’infortunio alla mano occorso a Lavia, che gli ha impedito di essere nelle Filippine e che ha fatto infuriare Trento) il volley resta unito nel nome delle vittorie. Perché la pallavolo italiana la fa da padrone anche nelle manifestazioni di club. Conegliano con le donne e Perugia con gli uomini hanno vinto l’ultima Champions League, per dire.

 

Il Movimento è ai vertici e non potrebbe essere diversamente dato che produce così tanti talenti che non può contenerli. E infatti l’allenatore della Bulgaria era l’italianissimo Gianlorenzo Blengini. Pure lui ex Ct azzurro. Mentre Nikolov gioca a Civitanova insieme agli azzurri Bottolo, Balaso e Gargiulo. Ma se Giannelli è il miglior palleggiatore del mondo, Romanò il miglior opposto, sulla panchina dell’Italia c’è l’uomo dei record: Ferdinando De Giorgi, che di Mondiali ne ha vinti addirittura cinque. Tre da giocatore e due da allenatore. “Mi devono chiamare solo per i Mondiali” scherza Fefè, che tra le qualità annovera una geniale battuta sempre pronta. “Non è stata un’estate semplice, ma lavorare con questi ragazzi, che sono speciali, è stato magnifico. Hanno accettato e affrontato tante cose. Dopo i Giochi olimpici dovevamo recuperare spazio su Francia e Polonia. Per farlo si sono aiutati molto tra di loro e io sono felice, oggi, di vederli gioire così”.

 

Perché se tecnicamente la sfida con la Bulgaria è stata vinta al servizio (13 gli ace!), è caratterialmente che questo Mondiale li ha visti svettare più in alto di tutti. Una manifestazione che più strana non c’era mai stata. Con Francia, Brasile, Giappone, Stati Uniti eliminate ben prima delle aspettative, la sfida sarebbe stata di nuovo con la Polonia. Il 3-0 in semifinale aveva chiarito lo stato di forma azzurro, che è cresciuto nel corso del torneo. Non è un caso che ai microfoni Rai, con la medaglia d’oro al collo e le lacrime sulle guance, Yuri Romanò torni proprio sulla sfida del giorno prima: “Abbiamo dimostrato che la miglior Italia batte tutti. Anche la Polonia”. Adesso a questi uomini mancano solo i Giochi olimpici. L’Italia fondata sulla Pallavolo sogna il bis anche a Los Angeles 2028.

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