
Eleonora Fersino (foto di Marcin Golba per NurPhoto via Getty Images)
Dal Mondiale a un nuovo inizio a Milano. Intervista a Eleonora Fersino
"Velasco non è solo un allenatore, è un maestro di vita. Oltre alla tecnica, trasmette principi e mentalità vincente", ci dice la libero del Numia Vero Volley Milano. Che ora prova a dimostrarsi pronta per sostituire Mochi De Gennaro in Nazionale
“Siate umili” questo il monito di Julio Velasco al rientro in Italia dopo il trionfo mondiale. A Eleonora Fersino, questa raccomandazione, forse non serviva. Le sue origini, i sacrifici della famiglia e il legame con la sorella restano però punti fermi: “Sono una persona semplice, amo passeggiare al mare con il mio cane Mia”. In azzurro, non a caso, la chiamano “Chiosa”, in veneto Chioggia, dove è nata. Il libero, per scardinare le sue certezze, da quest’anno giocherà alla Numia Vero Volley Milano (che avrá come sponsor tecnico Freddy), a caccia di nuovi obiettivi. Inoltre, con l’addio alla Nazionale di Monica De Gennaro, dovrà guadagnarsi il posto da titolare.
Nuova stagione e nuova squadra…
Sono stata a Novara quattro anni: era il momento di cambiare, avevo bisogno di nuovi stimoli. Ho subito sposato il progetto di Milano. È uno dei più ambiziosi a livello italiano e internazionale. Sono entusiasta, ho ripreso da una settimana. Conegliano? Hanno un roster incredibile, ma è stimolante sfidarle.
Torno al Mondiale, che le viene in mente?
Quando abbiamo vinto e io e le altre dalla panchina siamo corse in campo. C’è stato un momento di confusione totale, nessuna aveva realizzato. Chiudendo gli occhi rivedo abbracci, lacrime e urla. È stato il coronamento di un'estate intensa, anche a livello mentale. Da bambina sognavo di vincere un Mondiale, mai lo avrei immaginato.
C’è un aneddoto?
Dopo il girone abbiamo fatto una cena libera, tutte insieme, in una pizzeria a Bangkok. Abbiamo cercato di staccare, cosa difficile, ma ci siamo regalate un momento più leggero.
In questo Velasco vi ha sempre incoraggiato, in più cosa le ha insegnato?
Non è solo un allenatore, è un maestro di vita. Oltre alla tecnica, trasmette principi e mentalità vincente. Cura le piccole cose e cerca di spingerci oltre i nostri limiti. In aeroporto, quando siamo atterrate in Italia, ci ha salutato e ha detto “Ragazze, mi raccomando, rimanete umili". Detto da lui che ha vinto tutto, fa effetto”.
So che si è fatta autografare la maglia dalle sue compagne…
Sì, la incornicerò nella mia camera a Chioggia. La medaglia per me è importante, ma quella maglia è un ricordo indelebile.
Con l’addio di De Gennaro lei potrebbe diventare la titolare…
Mi piace che si parli in termini ipotetici: nello sport nulla è scontato. Il posto da titolare in Nazionale lo devo guadagnare, cominciando dal club. Voglio meritarmi tutto. Monica lascia un'eredità pesante per il prossimo libero, sarà dura rimpiazzarla, mi piacerebbe provarci.
Cosa ha imparato da lei?
Non si accontenta mai come dimostrano gli ultimi trofei che sta vincendo a 38 anni. Cura ogni aspetto. Se su 10 ricezioni ne fa 9 perfette, si arrabbia per quella e ricomincia. Ammiro la sua costanza e il suo modo di approcciarsi agli allenamenti e alle partite.
C'è stato un messaggio che le ha fatto piacere dopo la vittoria del Mondiale?
Tanti, soprattutto da chi c’era dal momento zero, quando ero in Under 14, quando i miei facevano sacrifici, stando in macchina per tre ore al giorno per portarmi agli allenamenti. Penso alle persone che mi hanno visto crescere come sportiva e come ragazza.
Molti su Instagram, l’ha cancellato?
No, purtroppo me l'hanno hackerato: dopo un bel periodo… certe persone, invidiose e gelose, hanno segnalato il profilo fino a farlo chiudere, sono in attesa.
Ha iniziato proprio a Chioggia con sua sorella…
A beach: abitando al mare era normale, giocavo d’estate e poi sono andata in palestra a 12 anni con mia sorella. Gioco da sempre con l’8, dall’esordio in Serie A, perché è la sua data di nascita, siamo davvero legate. A Milano avrò l’80 perché, l’8 era di Alessia Orro ed è stato ritirato.
Cosa direbbe a quella ragazza che iniziava con il beach?
Di essere sempre me stessa, di non farmi influenzare. Non sono mai cambiata, ne vado fiera: tutte le decisioni mi hanno portato a essere quella che sono.