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Gli scacchi presi con filosofia

Nuova regola: l'élite è fluida E Carlsen resta l'eccezione

Enrico Adinolfi

Al Fide Grand Swiss 2025 Anish Giri sorprende tutti e conquista il torneo, rilanciandosi nella corsa al titolo mondiale. In un’élite scacchistica sempre più fluida e caotica, solo Magnus Carlsen resta l’eccezione intoccabile

Il Fide Grand Swiss 2025 si è concluso, con grande sorpresa di alcuni spettatori, con una mirabolante vittoria di Anish Giri, classe ‘94, che ha trionfato su molti dei migliori giocatori al mondo. Una vittoria decisiva, che rilancia l’olandese nella strettissima cerchia dei candidati che si sfideranno nel prossimo anno per decretare l’avversario dell’attuale campione del mondo, Dommaraju Gukesh (che, invece, ha avuto nello stesso torneo una performance disastrosa, condita da ben tre sconfitte di fila). L’élite scacchistica mondiale sembra ora nel caos, le classifiche sono state, di nuovo, stravolte. Solo pochi anni fa era inconcepibile ai più alti livelli un’oscillazione del punteggio Elo di questa portata, mentre oggi sembra essere diventata la normalità. Lo stesso Anish Giri ha fornito una spiegazione ai microfoni di Chess24: il fenomeno è dovuto al precoce e inaspettato successo della nuova generazione (i cosiddetti “youngsters”), anche e soprattutto grazie ai mezzi informatici, senza dare il tempo alla generazione precedente di scendere fisiologicamente nella qualità di gioco, e quindi nei punteggi.

Non esiste più, dunque, una “top 10” che ha saldamente in pugno le principali competizioni; al contrario, Giri parla di una “top 20” in uno stato di “bellum omnium contra omnes”, fatta di parigrado che devono crudelmente approfittare delle momentanee situazioni di vantaggio prima di essere inevitabilmente sorpassati. Dal discorso, naturalmente, è ancora escluso Magnus Carlsen, che osserva la spietata lotta dalla sua torre d’avorio, con un fare quasi annoiato. L’élite è nel caos, e il caos è una scala accessibile solo per chi non ha scrupoli. Lo sa bene Hikaru Nakamura, che per assicurarsi l’accesso al torneo dei candidati tramite rating ha deciso di partecipare a tornei molto al di sotto del suo livello (perfino con giocatori di categoria nazionale!), guadagnando a poco a poco manciate di punti Elo senza rischiare di perderne. Carlsen, prendendolo in giro, dice persino di ammirarlo per tale efferatezza, come dargli torto.

In questo momento, con il migliore di tutti fuori dai giochi, si può davvero sperare di fare la storia, di entrare nell’albo dei campioni del mondo e lasciare per sempre il proprio segno. I pochi scrupoli che ha un giocatore di scacchi crollano di fronte a questa palese constatazione. Bobby Fischer diceva che gli scacchi sono una questione di tempismo. Non è sufficiente giocare la mossa giusta, devi anche giocarla al momento giusto. Questo è il momento giusto, per tirare fuori le unghie e i denti, per prepararsi, per lottare. Si deve fare attenzione, nel frattempo, al prossimo Carlsen all’orizzonte.

 


La partita: Anish Giri vs Hans Niemann, Fide Grand Swiss 2025, 1-0
Dalla vittoria di Giri contro il giovane americano. Il Nero con 32. bxc5? commette l’ultimo errore che finirà per costargli la partita. Riesci a vedere la risposta migliore del Bianco?

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