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Il football americano si dà ai calci

Michele Tossani

Con un field goal da 64-yard, Brandon Aubrey, kicker dei Dallas Cowboys ha spedito all’overtime la partita tra la sua squadra e i New York Giants. L'evoluzione degli specialisti dei calci nella Nfl

Dopo essere stata per anni una sfida da prime time televisivo, la partita fra New York Giants e Dallas Cowboys è stata spostata nel meno importante slot delle partite delle 13 della domenica. Poco male. Chi ha avuto voglia di seguire lo stesso la gara fra due delle franchigie più famose d’America del football americano ha potuto ammirare una bella partita, conclusasi sul 40-37 per l’America’s Team dopo un tempo supplementare. 

 

Soprattutto, i tifosi di Dallas hanno potuto assistere al calcio con cui, alla fine dei tempi regolamentari, Brandon Aubrey ha spedito la sfida all’overtime. Il kicker dei Cowboys ha infatti infilato i pali con un field goal da 64-yard. A questo calcio Aubrey ha poi fatto seguire quello, più ordinario, da 46-yard che ha deciso l’incontro.

   

Quelle che un tempo sembravano distanze quasi impossibili dalle quali provare le trasformazioni da tre punti sono invece sempre più entrate nella disponibilità dei kicker. In base ai dati riportati da The Athletic, l’anno scorso soltanto in due giornate gli specialisti Nfl avevano messo a segno cinque calci da più di 55-yard. Due sole settimane nel nuovo campionato e questo risultato è stato già eguagliato.

  

A cosa si devono questi numeri? Certamente influisce la migliore gamba dei kicker odierni rispetto a quelli del passato, anche di quello recente. La posizione dunque è in evoluzione. Un altro fattore che viene citato è la maggior dimestichezza con l’attrezzo, vale a dire col pallone. In base alle nuove regole adottate quest’anno infatti le squadre ricevono dalla Nfl 60 palloni prima del training camp estivo, cosa che consente ai kicker di potersi allenare con gli stessi palloni che poi utilizzeranno in partita. Prima di questa stagione, invece, questi speciali palloni utilizzati per field goal, kick off e punt (kicking-ball) venivano ricevuti dai kicker soltanto il giorno della partita. È chiaro come il fatto di poter lavorare con continuità con questi palloni abbia finito per dare un bell’aiuto ai giocatori incaricati dei calci.

   

La capacità dei kicker odierni di centrare i pali da distanze maggiori ha anche cambiato l’approccio di attacchi e difese in alcune situazioni. I primi, sapendo di potersi affidare ai propri kicker per calci anche da molto lontano, hanno la possibilità di essere più conservativi nelle chiamate per entrare in raggio da field goal.

   

Da parte loro le difese devono invece essere più aggressive, perché hanno più campo da dover difendere per evitare di concedere ai kicker avversari un tentativo realizzabile.

   

Detto questo, la vita per i kicker nella Nfl continua a essere difficile. Il loro lavoro è infatti quanto di più precario esista nella lega. Per informazioni basta chiedere a Jake Moody. L’ex terza scelta di San Fracinsco al draft 2023 è stato infatti tagliato dai 49ers dopo soltanto una giornata in questa regular season. La sua colpa? Aver messo a segno soltanto un field goal su tre nella partita inaugurale contro i Seattle Seahawks. Una prestazione negativa che ha fatto seguito alla passata stagione, nella quale Moody aveva realizzato appena il 70,6% dei field goal.

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