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Il calcio deve tornare a essere quello di una volta
De Rossi ha fatto costruire un campo in cemento e uno in sabbia per insegnare ai ragazzi a giocare per strada come in passato. Ora si sono inventati anche la telecamera addosso all’arbitro: basta con questi show a tutti i costi
Giornata di derby in Premier League, altro che il vostro bolso Juventus-Inter con la nuova pagliacciata della telecamera sull’arbitro (ci torno tra poco): domani c’è Manchester City-Manchester United, fino a qualche anno fa una partita combattuta, piena di colpi di scena e decisiva per la corsa al titolo, paragonabile a un capolavoro della letteratura erotica, oggi una scampagnata con pranzo al sacco per i ragazzi di Pep. Certo, il club di Amorim si è liberato di Onana, portiere il cui valore tecnico è contenuto nella parte biblica del suo nome: una sega. Tra i pali dei Citizens dovrebbe esordire Donnarumma, scaricato dal Paris Saint-Germain e reduce da quattro pere prese da Israele in Nazionale (datemi gli alcolici che ha assunto il collega della Gazzetta che gli ha dato voto sufficiente il giorno dopo, please).
Il derby più interessante si gioca oggi, però, a Londra: West Ham-Tottenham promette scintille, con i tifosi degli Hammers più incazzati di me quando ho la pinta vuota per le dichiarazioni simpaticissime dell’ex Mohammed Kudus, passato agli Spurs in estate. Si attendono contestazioni e disordini, e finalmente sono state vietate quelle ridicole sciarpe metà e metà che da troppo tempo vanno di moda e che possono piacere giusto ai turisti scemi americani. Perché mai un supporter del West Ham dovrebbe indossare una sciarpa che ha anche i colori del Tottenham, e viceversa? Almeno il Chelsea dopo la vittoria al Mondiale per club ha messo la faccia di Trump sulle sciarpe. Va bene che il calcio non è più quello di una volta, ma non esageriamo.
Che il calcio debba tornare a essere quello di una volta lo pensa Daniele De Rossi, che per le giovanili della squadra di cui è proprietario, l’Ostia Mare, ha fatto costruire un campo in cemento e uno in sabbia per insegnare ai ragazzi a giocare per strada come si faceva una volta. Geniale, è riuscito a trasformare una lagna retorica in marketing, adesso gli manca soltanto di imparare ad allenare e poi ci siamo. De Rossi probabilmente è uno di quelli che ringraziano il fatto di avere giocato prima delle innovazioni tecnologiche che stanno stuprando il calcio: ultima la già citata telecamera addosso all’arbitro per vedere e sentire dal campo cosa succede in campo. Lo show a tutti i costi aveva già violato gli spogliatoi con gli innumerevoli documentari che raccontano le stagioni più o meno vincenti di vari club, dal Tottenham alla Juventus fino al Napoli di Conte: un format divertente e interessante all’inizio, una noia bestiale dopo che ne hai visti due o tre, tutti uguali, finti e troppo puliti, roba da far sembrare il calcio una puntata di Ted Lasso. Ora con i direttori di gara trasformati in cameramen e annunciatori televisivi si fa un passo in più verso la farsa.

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