guanti sporchi #2

Nicola Leali, a mano aperta

Giovanni Battistuzzi

Al quarantesimo minuto di Genoa-Juventus (finita 0-1), il portiere dei rossoblù ha annullato l'urlo di gioia dei tifosi bianconeri. È sua la miglior parata della seconda giornata di Serie A

C'era una volta, tanto tempo fa, un calcio nel quale i difensori facevano i difensori, i centrocampisti i centrocampisti, gli attaccanti gli attaccanti. Poi tutto è diventato più fluido, fluido a tal punto che ormai si trovano difensori nella posizione di centravanti anche in assenza di calci d'angolo o calci di punizione. Certo non sempre i piedi dei difensori sono quelli degli attaccanti, ma tant'è.

Federico Gatti è un difensore solido, uno di cui ci si può fidare. Per questo gioca nella Juventus, per questo è in Nazionale. Un tempo, e nemmeno tanto tempo fa, faceva solo il roccioso difensore centrale, si sarebbe detto una volta, e questa volta sì tanto tempo fa. Ora però Igor Tudor, l'allenatore dei bianconeri, lo fa salire in attacco alla bisogna, perché tutto, anche nella Juventus, è diventato fluido.

E così al quarantesimo minuto di un Genoa-Juventus piacevole anche se molto probabilmente tutt'altro che indimenticabile, Federico Gatti si è trovato al centro dell'area di rigore mentre Kenan Yildiz sulla fascia sinistra faceva ciò che meglio sa fare, ossia dribblare con eleganza e perizia chiunque si trova davanti. Quella del turco è stata una danza lenta e sinuosa, capace di rapire per grazia. Una volta finita, il suo piede sinistro ha indirizzato il pallone verso il centro dell'area di rigore, lì dove doveva esserci il centravanti. Il centravanti però era altrove e al suo posto c'era il piedone pesante come un tronco di pino di quell'energumeno di Federico Gatti. Il difensore sapeva cosa fare: tirare. E ha tirato forte come sa fare.

Se tiri forte forte a nemmeno undici metri dalla linea di porta e riesci a indirizzare il tiro tra i pali, nove volte su dieci la palla finisce in rete e i tifosi esultano gridando goooool.

Domenica pomeriggio allo stadio Luigi Ferraris di Genova però Nicola Leali ha deciso che il calcolo delle probabilità nel calcio è una cavolata. E si è sentito in dovere di chiudere con la sua mano destra l'urlo goooool a tutti i tifosi della Juventus.

La bellezza di una parata è, di solito, direttamente proporzionale allo stupore che genera nei difensori che dovrebbero difendere il loro portiere. E i difensori del Genoa - ma mica solo i difensori perché ormai il calcio è fluido e in difesa ci sono anche centrocampisti che non sono poi tanto a loro agio nel difendere - avevano, per qualche attimo, solo una faccia: bocca aperta, lineamenti allungati, occhi sbarrati.

La stessa faccia che avevano anche i tifosi del Genoa presenti allo stadio Luigi Ferraris di Genova - di quelli a casa, ci spiace, ma non possiamo sapere - che per la seconda domenica di fila hanno assistito a un intervento eccezionale di un portiere, anche se alla prima giornata fu di Wladimiro Falcone, il numero uno del Lecce.

      

Le tre migliori parate della seconda giornata di Serie A

1. Nicola Leali al 40esimo minuto di Genoa-Juventus - 5 punti

2. Mile Svilar al 7mo minuto di Pisa-Roma - 3 punti

3. David De Gea al 7mo minuto di Torino-Fiorentina - 1 punto

La classifica

1. Wldimiro Falcone e Nicola Leali, 5p

2. Ivan Provedel, 4p

3. Mile Svilar, 3p

4. David De Gea, 1p

  


 

Questa è la seconda puntata di Guanti sporchi, un divertissement calcistico-narrativo sui numeri uno della Serie A e sulla parata che in qualche modo ha reso  migliore, almeno dal punto di vista di quella minoranza che si veste diversamente dagli altri in campo, il fine settimana calcistico. 

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