La vittoria di Olav Kooij a Viadana (foto LaPresse)

Giro d'Italia - lettere a dislivello

Giro d'Italia, a Viadana ha vinto Olav Kooij

Giovanni Battistuzzi

L'olandese ha finalmente trovato un po' d'asfalto libero davanti a sé e ha battuto tutti gli altri velocisti. Non poteva sbagliare oggi l'olandese dopo il lavoro fatto dal Team Visma e, soprattutto, di Lemmen, Affini e van Aert

A Viadana, sul corto rettifilo che conduceva all’arrivo della dodicesima tappa del Giro d’Italia 2025, Olav Kooij ha finalmente trovato un po’ di asfalto sgombro davanti a sé per poter dare sfogo alla sua capacità di accelerare in piedi sui pedali di una bicicletta. Ha fatto in modo di non avere rimpianti l’olandese, ha preso la scia di Casper van Uden che aveva provato ad anticipare tutti gli altri velocisti, lo ha superato a poche decine di metri dalla linea d’arrivo. 

     

    

Non poteva sbagliare oggi il velocista del Team Visma | Lease a Bike. E non poteva farlo perché se era uscito nella migliore posizione possibile dall’ultima curva di giornata, quella a 250 metri dal traguardo, lo doveva al lavoro eccezionale che Edoardo Affini e Wout van Aert avevano fatto per lui. Prima l’italiano e poi il belga avevano, a suon di menate sui pedali, messo ordine dove ordine non c’era. Ossia in un gruppo che sbandava e andava avanti a spallate, alla ricerca di una guida, una gerarchia di velocità capace di allungarlo e diminuirne la larghezza. Edoardo Affini è stata questa guida. 

 

Kooij non poteva sbagliare anche perché doveva dare un senso anche a tutti i chilometri di lavoro in testa al gruppo degli altri suoi compagni di squadra. Soprattutto quello di Bart Lemmen che si è messo in testa a prendere vento per tutti dalla mattina per non lasciare troppo spazio ai fuggitivi. 

 

Giosuè Epis, Andrea Pietrobon e Manuele Tarozzi erano evasi al pronti via cercando di realizzare l’impossibile: ribellarsi alla volontà di velocità del gruppo. Non ci sono riusciti. Ci hanno però quanto meno provato: non possono essere troppo dispiaciuti. Va quasi mai bene a chi fugge dal gruppo. Va così (quasi) da sempre. 

 


     

Per solidarietà ai corridori che corrono il Giro d’Italia, qui si è deciso di raccontare le tappe del Giro d'Italia facendo la loro stessa fatica: una lettera a metro di dislivello. Ecco il racconto della undicesima tappa, la Modena - Viadana, 172 chilometri e 1.700 metri di dislivello, in 1.700 battute (spazi inclusi).

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