
Wout van Aert ha vinto la nona tappa del Giro d'Italia 2025, Isaac Del Toro è la nuova maglia rosa (foto Ansa)
Giro d'Italia - lettere a dislivello
Vince van Aert, Del Toro in maglia rosa. A Siena il Giro d'Italia è cambiato
Gli sterrati senesi stravolgono la classifica. Il messicano attacca con Bernal, poi attacca ancora e resta solo davanti con il belga. Roglic perde oltre due minuti dalla nuova maglia rosa
Disteso sul selciato di piazza del Campo a Siena, con le mani sul volto, uno strato di polvere a imbiondirgli e a smussargli i lineamenti del volto, Wout van Aert cercava di riprendersi dallo sforzo tremendo della salita di via Santa Caterina. Era riuscito a non farsi staccare da Isaac Del Toro, cosa non semplice oggi visto che nessun altro c’è riuscito. Era riuscito a superarlo, a conquistare la prima posizione nel momento giusto, in cima allo strappo, prima delle curve che portano a piazza del Campo. Era soprattutto riuscito a oltrepassare per primo la linea d’arrivo. Primo Wout van Aert, nove mesi dopo l’ultima volta. Primo Wout van Aert e non secondo Wout van Aert come è accaduto troppo spesso in questi anni.
Per solidarietà ai corridori che corrono il Giro d’Italia, qui si è deciso di raccontare le tappe del Giro d'Italia facendo la loro stessa fatica: una lettera a metro di dislivello. Ecco il racconto della nona tappa, la Gubbio - Siena, 181 chilometri e 2.500 metri di dislivello, in 2.500 battute (spazi inclusi)
C’era un Giro d’Italia 2025 prima di Gubbio e c’è un Giro d’Italia 2025 dopo Siena. È così per Wout van Aert, è così per tutti gli altri. La nona tappa della corsa rosa è un crinale: dalla polvere degli sterrati senesi sono usciti nuovi equilibri, nuove necessità e soprattutto esigenze.
Soprattutto per Isaac Del Toro.
Sul secondo settore di strada bianca, quello di Serravalle, Isaac Del Toro è uscito per primo dal polverone della discesa, illuminato, chissà per quale fenomeno di rifrazione, da un’aurea rosa.
Poco prima la caduta di Lucas Hamilton aveva spaccato il gruppo degli uomini di classifica. Primoz Roglic (che ha perso 2 minuti e 22 secondi) e Tom Pidcock erano finiti a terra, tanti avevano dovuto rallentare, fermarsi. Non il messicano. Del Toro ha accelerato, incurante del fatto che il suo compagno di squadra, il candidato alla maglia rosa, Juan Ayuso, fosse dietro. Isaac Del Toro ha corso per sé, ha inseguito la maglia rosa, l’ha vestita a Siena. Prima si è accodato a Egan Bernal e ai suoi scudieri, quelli rimasti in piedi e usciti dal patatrac prima degli altri. Poi accelerando di violenza un po’ sul settore di Montaperti, un po’ sul settore di Colle Pinzuto. Solo Wout van Aert gli è riuscito a stare a ruota. Non Egan Bernal, staccatosi per esaurimento di energie, non Mathias Vacek, richiamato agli ordini da Giulio Ciccone.
Juan Ayuso ha sentito alla radio tutto questo. È arrivato a Siena un minuto e sette secondi dopo il compagno. Isaac Del Toro era già a pedalare sui rulli con la faccia di chi stava pensando a una spiegazione e la determinazione di chi non ha intenzione di lasciare la maglia conquistata. Anche perché nei giorni prima aveva fatto capire che lui ci sarebbe stato facilmente alla ruota di Ayuso, è che non glielo facevano fare.