Thomas Ceccon - foto Ansa

Il Foglio sportivo

Il ritorno in vasca di Thomas Ceccon, con vista su Parigi

Francesco Caligaris

Dopo la lunga pausa per colpa di un peso caduto su un dito è di nuovo in vasca agli Assoluti

Metti un peso che ti cade su un dito durante un normale allenamento in palestra. “Sembrava una cosa di poco conto e invece è stata lunga guarire”, ha rivelato poche settimane fa al Giornale di Vicenza. Una frattura, l’obbligo di indossare un tutore e una diversa sensibilità in acqua. Impossibile, così, partire per Doha e partecipare ai Mondiali di metà febbraio. Ma da martedì 5 a sabato 9 marzo, ai Campionati italiani assoluti di nuoto a Riccione, Thomas Ceccon tornerà alle gare.

“È vero, l’infortunio è stato più grave del previsto”, dice al Foglio Sportivo il suo allenatore Alberto Burlina. “Pensavamo di andare ai Mondiali con un programma ridotto, ma è stato impossibile: ha tolto il tutore per nuotare solo il 5 febbraio (i Mondiali sono cominciati l’11, ndr) e siamo tornati a lavorare come prima solo da un paio di settimane. In più ha avuto alcuni malanni di stagione”. Non è la prima volta che l’inverno rallenta la preparazione di Ceccon: nel 2022 faticò non poco a riprendersi dopo il Covid (ma poi, a giugno, realizzò il record del mondo nei 100 dorso ai Mondiali di Budapest), nel 2023 uguale, l’influenza come una tassa da pagare. Il ragazzo è cagionevole? “Per il terzo anno di fila ci siamo dovuti adattare”, continua Burlina, “ma è fisiologico in questo periodo per uno che non si ferma quasi mai. Gennaio non è stato un bel mese, lo abbiamo buttato via. Forse l’autunno era stato troppo bello. Ma non sono assolutamente preoccupato per Parigi”.
 

A ottobre Ceccon aveva trasformato le tre tappe della Coppa del mondo in vasca lunga in una sorta di dichiarazione d’intenti per la stagione olimpica: io sono carico, venite a prendermi. Sette vittorie in nove gare tra Berlino, Atene e Budapest, con picchi cronometrici come 52’’27 nei 100 dorso (lo stesso tempo con cui, pochi mesi prima, aveva vinto la medaglia d’argento ai Mondiali di Fukuoka), 47’’97 nei 100 stile libero (a meno di tre decimi dal suo record personale realizzato durante le Olimpiadi di Tokyo) e 1’56’’49 nei 200 dorso (nuovo primato personale e secondo tempo di sempre in Italia). Per dare un’idea: in questo bizzarro 2024 si è già disputato un Mondiale, caratterizzato da prestazioni non eccellenti ma pur sempre un Mondiale, e i tempi di Ceccon nei 100 dorso e nei 100 stile libero resistono ancora rispettivamente come secondo e sesto miglior tempo nelle classifiche stagionali delle due specialità.
 

“Era arrivato un po’ stanco agli Assoluti di novembre, la qualificazione per Parigi non era scontata”, prosegue Burlina, “e 52’’82 nei 100 dorso andava benissimo per quel periodo. Le due squalifiche di Otopeni (nei 100 e nei 200 misti agli Europei in vasca corta, ndr) invece sono state pesanti. E poi c’è stato questo infortunio che non ha aiutato. Ora è migliorato molto anche il morale. Andremo a Riccione a prescindere da come sta, anche se non sarà al cento per cento come avremmo voluto. Ma è lo sport. Il movimento del nuoto italiano sta vivendo un ottimo momento e saranno in tanti quelli che a Riccione si giocheranno le proprie carte verso le Olimpiadi”.
 

Ceccon è già qualificato nei 100 dorso, la sua grande occasione per la medaglia d’oro a Parigi. Non ha ancora sciolto la riserva su quale sarà la sua seconda gara individuale: i 100 stile libero (utili anche per la staffetta) e i 200 dorso rimangono le ipotesi prioritarie. Agli Assoluti è iscritto anche nei 50 stile libero, nei 50 e nei 100 farfalla e nei 200 misti. Nel programma olimpico le batterie e le semifinali dei 200 dorso sono lo stesso giorno dell’eventuale finale dei 100 stile libero, e quindi bisognerà fare delle scelte, probabilmente già a partire da Riccione. Nella doppia distanza del dorso (tempo limite 1’56’’3) non ci sono ancora italiani qualificati e i possibili avversari sono Matteo Restivo e Lorenzo Mora, mentre nella gara regina (tempo limite 48’’2) un pass è già assegnato ad Alessandro Miressi e la concorrenza per il secondo non manca.
 

Manuel Frigo nella semifinale dei Mondiali di Doha ha realizzato il suo nuovo record personale di 48’’25, ma il regolamento federale dice che per la qualificazione a Parigi di due atleti nella stessa specialità (e Frigo sarebbe il secondo italiano nei 100 stile libero dopo Miressi) bisogna attendere gli Assoluti di Riccione e confrontare i tempi “ivi” ottenuti. In caso di parità al centesimo di secondo la priorità andrà a chi quel tempo lo ha nuotato a Doha, in un contesto internazionale e dunque più competitivo, ma al momento per Ceccon tutto è ancora aperto.

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