il foglio sportivo
L'Italia del basket gioca in chiaro e sfida l'audience
La partita di venerdì 11 novembre contro la Spagna verrà trasmessa in diretta su Rai2. Parla Gianni Petrucci: “Con Pozzecco stiamo facendo innamorare gli italiani. E con Banchero...”
Il basket un po’ di invidia per il volley la prova. Inutile negarlo. Quelle medaglie al collo della Nazionale, quei club che arrivano in finale di coppa e spesso la vincono, quell’audience televisivo da prima serata sulle reti Rai sono un tormento per chi è abituato a vivere sotto canestro e non sotto rete. L’Italbasket però non si arrende. Il basket è il secondo sport di squadra in Italia, l’unico professionistico oltre al calcio e adesso è arrivato il momento di scommettere sulla maglia azzurra mandando la nazionale in prima serata su Rai 2.
L’appuntamento è per venerdì alle 21 per un’Italia-Spagna che qualifica al Mondiale 2023. Una partita ricca di sapori con la Nazionale di Pozzecco che sfida i campioni del mondo e d’Europa di Sergio Scariolo, un coach che a Pesaro, dove si gioca la sfida, ha vinto il suo primo scudetto nel 1990, all’inizio della sua marcia trionfale. Il presidente della federbasket Gianni Petrucci ha messo in campo tutta la sua diplomazia per convincere la Rai a entrare in campo su un avvenimento che verrà trasmesso anche da Sky Sport e da Eleven, la piattaforma che trasmette il campionato e che detiene i diritti.
“Non è invidia perché siamo completamente diversi, è solo apprezzamento. Mi danno fastidio i paragoni perché sono due. Loro sono stati bravi, non posso non ammetterlo. Come presidente del Coni le gioie che mi hanno dato pochi me le hanno date. Non c’è invidia. Chi è invidioso è un perdente”, spiega Gianni Petrucci che il paragone con il volley proprio non lo vorrebbe sentire. Prima di scoprire l’effetto che farà il basket in prima serata è il momento dei ringraziamenti. Petrucci ha un lungo elenco di persone che lo hanno aiutato: “Il presidente Malagò, il direttore generale della Rai Fuortes, la direttrice di RaiSport Alessandra De Stefano, la Fiba e naturalmente Marzio Perrelli di Sky e Giovanni Zurleni di Eleven che avevano i diritti. Sky ci ha sempre aiutati tantissimo, fa un ottimo prodotto, ma lasciare che la Nazionale vada in diretta in chiaro sulla Rai farà bene anche a loro”. Manca solo il ringraziamento al ministro dello sport, ma Abodi non era ancora in carica. “Sono uno dei pochi presidenti federali ad averlo sentito prima e non dopo la nomina. È il ministro ideale per lo sport. Una persona seria e competente. Quando ho detto alla Stampa che deve fare il ministro e non l’amico volevo solo dargli un consiglio. È una frase a suo favore e non contro di lui che ha un’esperienza come pochi hanno nei settori principali dello sport”. Tra le materie di cui il ministro dovrà occuparsi c’è la legge sul lavoro sportivo, argomento su cui Petrucci ha avuto una discussione con Mauro Berruto, ex ct del volley, deputato Pd e collaboratore de il Foglio Sportivo: “Con Berruto ho parlato. Sono favorevole sia al lavoro sportivo che al vincolo, ma credo solo che ci vogliano i tempi giusti. Non si possono dare meno due mesi di tempo alle società per mettersi in regola sapendo che ci sono tante società dilettantistiche che vivono sul vincolo. Giusto toglierlo, ma non entro sei mesi come era stato promesso dal sottosegretario Vezzali”.
Torniamo al basket azzurro. Alla sfida da vincere con audience e Auditel oltre che con la Spagna: “Adesso dobbiamo vincere – conferma il presidente – certo la prima partita è la più difficile con tanti giocatori impegnati in Eurolega che arriveranno solo il giorno prima. Bodiroga, presidente dell’Eurolega, è stato bravo ad anticipare Olimpia-Virus, ma io continuo a non capire perché nel basket continui a esserci battaglia tra Fiba ed Eurolega. È un’assurdità che denuncio solo io”. La prossima sfida di Petrucci sarà questa. Intanto si gode Pozzecco, il ct che ha voluto personalmente: “È diventato il commissario tecnico più popolare. Io sparisco vicino a lui, ma sono contento. La sua simpatia è travolgente, dovrebbe solo abbracciare un po’ meno. Le sue capacità tecniche le vedono tutti e i giocatori per lui si buttano su tutti i palloni. Chi non è convinto di lui dovrebbe venire a vedere qualche allenamento. Lui sa anche che deve dire addio alle scene che ha fatto all’Europeo dopo l’espulsione”. Non resta che vincere e conquistare la gente: “Questa è una Nazionale che ha già fatto innamorare la gente all’Europeo a Milano. Abbiamo perso con la Francia, ma tutti ricordano come è finita anche se non mi sentirete mai parlare male di Fontecchio per quei due liberi sbagliati. Ha fatto un Europeo da campione”. Purtroppo la Nba non lo libererà per queste partite. E Poz ha deciso di lasciare a riposo anche Melli. Ma dall’America è arrivata una grande notizia. Paolo Banchero, prima scelta di Orlando, già uomo da record in Nba, ha detto che sceglierà l’Italia e giocherà con la maglia azzurra. “Le sue dichiarazioni mi fanno ammantato di serenità. A dicembre andrò a trovarlo con Pozzecco… La sua volontà di giocare con l’Italia è una grande notizia”. Ecco il nome che può far svoltare l’Italbasket. E allora la sfida con l’Auditel si vincerà facilmente.
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