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C'è troppo nervosismo nelle squadre di Serie A?

Matteo Rivarola

Il litigio tra il ds del Torino Davide Vagnati e l'allenatore Ivan Juric è solo l'ultimo litigio dell'estate calcistica italiana. Dal Napoli alla Lazio, passando per la Fiorentina, quello che non va nei ritiri estivi

“Testa di c***o, non sei nessuno. Abbi rispetto per chi ti difende”, urla a gran voce il direttore sportivo del Torino, Davide Vagnati. “Imbecille, ma quale rispetto? Vai a lavorare”, risponde l'allenatore Ivan Juric, affrontandolo minaccioso. La lite furibonda ripresa da un cellulare nel parcheggio dell’albergo di Waidring che ospita il ritiro dei granata ha dell’incredibile. Cosa sarebbe successo se non fosse stato presente il team manager Marco Pellegri a dividerli? Vagnati ha prontamente chiarito l’episodio, minimizzando e affermando che la “discussione” servirà come nuovo punto di partenza per tutti. E Cairo? Lui non si è visto, nessuna parola. Non sono previsti provvedimenti e sanzioni al momento, da parte del club. Ennesima e surreale vicenda, che mina ancor di più la solidità di un progetto che già ha iniziato a scricchiolare.

 

Un’estate particolare è quella che stanno vivendo i club di Serie A. Il Mondiale in Qatar, che avrà inizio il 21 novembre prossimo, ha cambiato le carte in tavola, costringendo gli atleti a una preparazione anticipata e fin da subito molto impegnativa.

 

Solo pochi giorni Victor Osimhen si è reso protagonista, nel ritiro del Napoli a Castel di Sangro, di un alterco con il compagno di squadra Anguissa. Il centravanti ha iniziato a urlare e sbracciarsi, hanno raccontato i presenti. L’intervento tempestivo di Luciano Spalletti ha inizialmente placato gli animi, ma pochi attimi più tardi ha preferito allontanare definitivamente il calciatore. “Non può accedersi così in allenamento perché non gli arriva il pallone dai, figurati in partita che fa... deve diventare un leader, mi aspetto un atteggiamento diverso”, ha dichiarato il tecnico di Certaldo a fine seduta. Stretta di mano e abbraccio tra i due, il giorno seguente. L’ambiente partenopeo non sta di certo vivendo un periodo sereno dopo gli addii di Koulibaly, Mertens e Insigne. Il malcontento nei confronti del presidente De Laurentiis è tangibile e preoccupante, come dimostra il duro confronto avuto con alcuni tifosi solo pochi giorni fa in pieno centro a Napoli. “Sei una lota”, gli urlato un bambino di neanche dieci anni.

 

Ci sono stati tensioni e malumori anche nel ritiro della Fiorentina. I protagonisti sono stati Nico Gonzalez e il giovane Sottil. Un’entrata dura ha fatto infuriare il classe ’99 durante la prima sgambata a Moena. Qualche parola di troppo, un sorriso e poi lo scontro. I compagni hanno evitato ulteriori conseguenze allontanandoli Attimi di follia, risolti a cena con un brindisi di squadra e una canzone al karaoke.

 

Seduta interrotta anche a Oronzo di Cadore, questa volta in casa Lazio. Protagonisti i tifosi. Dopo numerosi cori e frasi ingiuriose nei confronti del difensore Francesco Acerbi, la squadra è rientrata anticipatamente negli spogliatoi. A rimanere sul campo solo Maurizio Sarri, che ha preferito affrontare gli ultras, chiedendo spiegazioni. Prima i toni accesi, poi una sigaretta insieme per stemperare gli animi, anche se il rapporto tra la tifoseria e il calciatore è ormai ai minimi termini. La cessione a titolo definitivo sembra ad oggi l’unica soluzione plausibile per risolvere le frizioni in tempi brevi.

 

Sarà una stagione lunga quella in arrivo. Si comincia sabato 13 agosto 2022 per concludere domenica 4 giugno 2023. “Un calendario fitto e atipico. Vedrete, ci sarà da divertirsi. Il calcio non ha mai avuto tanto appeal”, le parole del Presidente della Figc Gabriele Gravina poche ore fa.

 

Il calcio italiano farà parlare di sé solo per fatti extra campo o saprà offrire qualcosa di più?

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