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Setteperuno

La settimana santa del "lucky loser" Lorenzo Sonego

Marco Pastonesi

Il tennista era stato eliminato nelle qualificazione del torneo Atp di Vienna. È stato ripescato e da fortunato perdente ha continuato a vincere. Almeno fino in finale. Chi è il torinese che ha battuto il numero uno al mondo Novak Djokovic

Torneo Apt 500 di Vienna, Erste Bank Open, al Wiener Stadthalle, veloce indoor. Eliminato nelle qualificazioni, era stato ammesso al tabellone come “lucky loser” per sostituire l’argentino Diego Sebastian Schwartzman, infortunato. E da fortunato perdente ha cominciato a vincere: ai sedicesimi ha battuto il serbo Dusan Lajovic (numero 26 della classifica mondiale) 6-4 6-3, agli ottavi ha superato il polacco Hubert Hurkacz (numero 31) 7-6 7-6, ai quarti in un’ora e 10 minuti si è sbarazzato addirittura del serbo Novak Djokovic (numero 1) 6-2-6-1, in semifinale si è liberato dell’inglese Daniel Evans (numero 33) 6-3 6-4, solo in finale ha ceduto al russo Andrej Rublev (numero 25) 6-4 6-4. Ma sempre incantando.

   

Lorenzo Sonego, 25 anni, torinese, sta scalando il mondo: numero 812 nel 2014, 370 nel 2015, 300 nel 2016, 212 nel 2017, 107 nel 2018, 52 nel 2019 e da ieri numero 32 della graduatoria Atp. È stato il sesto italiano nella storia a sconfiggere il numero 1 del mondo: prima di lui Corrado Barazzuti su Ilie Nastase a Monaco 1974, Adriano Panatta su Jimmy Connors a Stoccolma 1975, ancora Panatta su Connors a Houston 1977, Gianluca Pozzi su Andre Agassi nel Queen’s 2000, Filippo Volandri su Roger Federer a Roma nel 2007 e, 10 anni dopo, ancora a Roma, Fabio Fognini su Andy Murray. Così, a occhio, è stata la sua settimana santa, speciale, fantastica, quella in cui tutto va bene, benissimo, meglio di così non si può (forse, a essere pignoli, in finale). Giunto tardi al tennis, Sonego sembra poter ancora migliorare. E tanto.

   

Alto (un metro e 91) e magro (76 chili), Sonego è un giocatore a tutto campo, come spiega Gipo Arbino, che da sempre lo allena al Green Park Rivoli. “Tre ore e mezza di allenamento la mattina e altre tre ore e mezza il pomeriggio, tutti i giorni meno giovedì e sabato che fa mezza giornata, e la domenica, che riposa. Lo alleno con due sparring partner insieme al palleggio, con uno che serve da metà campo, per la risposta, qualche volta invitiamo qualcuno o andiamo al centro tecnico federale a Tirrenia”. Ma i periodi di allenamento sono limitati. “Per 10 mesi l’anno è in giro per il mondo per i tornei”. Superficie? “La sua preferita è la terra rossa”. Ma anche sul cemento, come a Vienna, o sull’erba ha dimostrato qualità e adattamento.

  

Sonego viene da una famiglia semplice, e anche lui è descritto come un ragazzo semplice: musica, amici (tra cui Matteo Berrettini, altro campioncino), una fidanzata. Segue il basket e tiene al Torino (nel senso del calcio). Ha un preparatore mentale e nello staff è entrato anche un videoanalista. Come sottolinea chi lo conosce bene, la sua forza sta nella serenità. E da autentico uomo di sport, sa accettare la sconfitta, senza stressarsi, senza ossessionarsi. Ed è quello che si legge dalle dichiarazioni dopo la finale con Rublev. “Mi prendeva sempre il tempo, veniva avanti, tanti schiaffi al volo dopo il servizio, era davvero difficile prendere in mano il gioco, è stato molto bravo. Lui è più abituato a giocare partite di questo genere, a questo ritmo. A me manca anche un po’ l’abitudine a incontrare certi giocatori. Lui oggi ha servito e risposto meglio di me, per cui partivo svantaggiato negli scambi, dove non mi ha dato tanto spazio per esprimere il mio gioco”. E ancora: “La cosa importante era prendere in mano il gioco, comandando lo scambio il più possibile, muoverlo, perché in quel modo non riesce a esprimere tutta la potenza che scarica quando è fermo, ed evitare la diagonale di rovescio cercando di giocare di più dalla parte del diritto per aprire il campo sul rovescio. Ma soprattutto era importante giocare il mio gioco in maniera istintiva, senza farmi troppi pensieri tattici, perché per me è importante giocare in maniera istintiva servendo e comandando”.

  

Un fine settimana di "altri sport"

 

Basket: Milano a punteggio pieno (sei su sei) anche contro Trento, la Virtus Bologna espugna Venezia, Pesaro torna a vincere dopo 18 sconfitte.

   

Pallavolo: Civitanova espugna Modena, il Perugia ha 12 giocatori positivi al Covid-19. Donne: Conegliano non ha avversarie.

    

Ciclismo: svelato il Tour de France del 2021, due cronometro, la partenza da Brest, l’arrivo a Parigi, torna il Mont Ventoux, prima le Alpi, poi i Pirenei.

   

F.1: Lewis Hamilton conquista il Gp a Imola, il 93° in carriera. Ferrari, quinto Leclerc, tredicesimo Vettel. Titolo costruttori già alla Mercedes.

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