Meno male che ci sono i videogiochi

MotoGp e Formula 1 fanno campionati virtuali (trasmessi in tv)

Umberto Zapelloni

I motori non riescono a stare zitti. Anche se solo virtualmente provano a mettersi in moto, un po’ come fanno i ciclisti sui rulli, dove hanno simulato la Sanremo. Lo sport ai tempi del virus si trasforma in videogame e chi bambino lo è stato fino all’altro ieri non fa troppa fatica ad adeguarsi. Formula 1 e MotoGp hanno lanciato i loro campionati virtuali riservati alle squadre e ai piloti ufficiali, le monoposto hanno già gareggiato in Bahrain, le moto debuttano oggi al Mugello con Valentino che non si è fatto pregare, nonostante abbia ammesso di non essere fortissimo con i videogame anche se ci passa un sacco di tempo soprattutto adesso che è chiuso in casa: “Adoro tutti i giochi di sport, in particolare quelli di motori. Ci gioco molto ora, ma più con le macchine che con le moto. Ora è davvero fantastico perché si gioca online contro gli amici. L’esport però è una cosa per la quale sono un po’ troppo vecchio ormai perché non esisteva quando io ero giovane…”. Forte o no, comunque ha accettato la sfida dei suoi baby avversari e salirà in sella al suo joystick per confrontarsi con Marquez, Viñales, Quartararo e tutti quelli che accetteranno l’invito ufficiale della MotoGp. Cinque minuti di qualifica, poi sei giri di gara su una delle piste più spettacolari del campionato, il Mugello che dovrebbe ospitare il Mondiale a fine maggio. Il tutto con la telecronaca di Guido Meda e Mauro Sanchini su Sky Sport.

 

Proprio come a un Gp. Tutti in piedi sul divano. Gas a martello…

 

La Formula 1 ha già fatto il suo esordio in Bahrain, anche le auto sono andate in onda con tanto di telecronaca Sky di Carlo Vanzini e commento tecnico di Matteo Bobbi. Mancavano solo Mara e Federica dai box con il mitico Valsecchi… Una cosa seria insomma. Peccato che dei venti piloti titolari solo Lando Norris e Nicholas Latifi abbiano accolto la sfida. Max Verstappen che è un vero patito di videogame e passa giornate intere su un simulatore che è quanto di più vicino alla realtà, ha preferito andare a gareggiare su un’altra piattaforma. “Non conosco quel gioco, per imparare ed essere competitivo servirebbe molto tempo. E io corro per vincere”, ha detto. Ma come, lui, miglior prodotto della generazione videogame, si tira indietro? Dicono si stia allenando come un pazzo. Vedremo alla prossima puntata: il calendario segue quello originale della F1, quindi la prossima volta si dovrebbe gareggiare in Vietnam. Il vincitore del primo Gp è stato il cinese Guanyu Zhou, terzo pilota della Renault. Il più divertente però è stato Lando Norris, un altro campioncino dei videogame. Peccato gli sia saltata la connessione durante le qualifiche, costringendolo a partire dall’ultima posizione. Ma Lando, che è una star dei social, non si è perso d’animo e si è messo al telefono a chiedere consigli a Verstappen, al suo ingegnere di pista e soprattutto a George Russell il pilota della Williams: “George scusa volevo un consiglio da te che l’anno scorso sei sempre partito in ultima fila”. Grandissimo. È questo lo spirito giusto. Divertirsi e divertire chi non può uscire di casa, ma almeno può trascorrere un’oretta con la sua passione.

 

Come hanno fatto il campione olimpico di ciclismo Chris Hoy (con la Red Bull) o il pro del golf Ian Pulter (Renault) o Liam Payne, leader degli One Direction (Williams). La Ferrari ha schierato due ragazzi della sua Academy (Shwartzman e Beganovic), ma spera che la prossima volta si possa affidare una delle due auto a uno dei piloti ufficiali del suo team di esport (il regolamento li escludeva), magari a Davide Tonizza che è il campione del mondo in carica. Ma quello è tutto un altro campionato, roba da professionisti dei videogame. Quelli che anche in isolamento possono fare sport.

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