Derby della Capitale e Napoli-Juve. Vuoi vedere che la Coppa Italia ha ancora senso

Leo Lombardi

Stasera la Roma cerca la remuntada sulla Lazio. I tifosi tornano all'Olimpico e in molti riscoprono una competizione spesso snobbata

Il derby della Capitale e la sfida, la seconda a pochi giorni da quella di campionato, tra Napoli e Juventus. Si giocano stasera e domani le semifinali di ritorno della Coppa Italia. Una competizione spesso snobbata negli anni passati (le grandi squadre la utilizzavano soprattutto per far giocare le riserve poco impiegate in campionato) ma che oggi sembra aver rinnovato un certo interesse. Roma e Napoli cercano la remuntada dopo le sconfitte dell'andata. Stasera, in occasione di Roma-Lazio, i tifosi torneranno allo stadio dopo mesi di assenza. Domani sera il San Paolo sarà, con tutta probabilità, una bolgia. 

ROMA-LAZIO

(martedì ore 20.45, arbitro Rizzoli di Bologna)

Al momento siamo pari, nei derby di stagione. Una vittoria a testa e identico il risultato, 2-0. Ma quello in Coppa Italia è più pesante rispetto al campionato, perché confronto che si risolve in 180 minuti e perché, come succede in Europa, le reti in trasferta valgono doppio, Ne basta quindi una soltanto alla Lazio per mettere in ripida salita il cammino della Roma nella semifinale di ritorno. Impresa non complicata, in apparenza, per i biancocelesti. Ciro Immobile sta vivendo un momento di grazia, come si usa dire in questi casi: sette gol nelle ultime otto di campionato, uno in Nazionale contro l'Albania e quello dell'andata in Coppa. Sull'altro fronte ha ripreso ritmo Edin Dzeko e il confronto a distanza tra i due centravanti sarà la chiave della partita. Questo sul campo. Intorno si tornerà all'antico. Il primo passo è stato l'orario in notturna all'andata, stavolta mancheranno perfino le contestate barriere dell'Olimpico, che avevano svuotato le curve (ma non solo) per la protesta dei tifosi. Si prevedono oltre 50.000 spettatori, come avveniva un tempo. Occhi e orecchie attenti sull'ordine pubblico, visto come è andata per i 60 anni dei Trattati di Roma si può essere ragionevolmente fiduciosi.

NAPOLI-JUVENTUS

(mercoledì 20.45, arbitro Banti di Livorno)

“Mai visto la Juventus difendersi così in Italia”, è stato il refrain di domenica sera dopo la partita del San Paolo. Vero, ma il Napoli non ha comunque vinto. Occorrerà quindi fare qualcosa in più là davanti, per avere una speranza ragionevole di raggiungere la finale, visto che si parte dal 3-1 pro-bianconeri dello Stadium. L'altra sera tutti a parlare, prima e dopo, del ritorno del “rinnegato” Higuain a Napoli: a naso, la prestazione negativa è da addebitare più al momento di stanca dell'argentino (che non segna in campionato dal 17 febbraio) che ai fischi continui dello stadio. Si è persa così di vista la partita, che ha vissuto più di lampi che di continuità, senza episodi da mandare a memoria futura. Sono persino mancate le polemiche da moviolisti che, abitualmente, regalano sussulti alle prestazioni poco avvincenti. Sarri potrebbe pensare a una soluzione Milik, per dare più peso all'attacco, mentre Allegri potrebbe rispolverare Dybala e pensare a cambiamenti. Per la Juventus i giorni impegnativi non si esauriscono nella doppia trasferta napoletana, martedì 11 primo atto dei quarti Champions contro il Barcellona. E quelli sì, che segnano...

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