Addii / 2 Canzoni che so a memoria, per spiegare Jannacci e la sinistra Caro Maurizio Crippa, ci sono rimasto male a leggere che per la sinistra Enzo Jannacci non avrebbe mai potuto essere “un’icona”*. A parte l’icona, e a parte l’articolo determinativo – ci sono tante sinistre quante teste, benché non altrettante teste quante sinistre, sicché vale solo l’autocertificazione. Allora, come dicono i nuovi arrivati che non rappresentano la società ma sono la società, io mi guardo dal rappresentare la sinistra ma lo sono, e l’affetto grato a Enzo Jannacci mi accompagna da cinquantadue anni. Ne avevo venti e lui ventisette, e fui iniziato dai miei anziani a una pisana conoscenza unilaterale di Jannacci, in cui non c’era il cabaret e il rock and roll e il jazz, bensì le canzoni stralunate sì ma soprattutto malinconicamente socialiste. Manconi Life in Rebibbia, o il romanticismo sottoproletario di Califano Adriano Sofri 03 APR 2013
Dal “Paroliere” al fenomeno “Ruzzle”, come rimorchiare usando le parole Da qualche settimana sui giornali e nelle chiacchiere alla macchinetta del caffè risuonano, come tante piccole madeleine, nomi e parole di un recente passato: Lea Pericoli, Paroliamo, Scarabeo, Marco Dané, il “Paroliere” e altri nomi di giochi contenuti nella “Settimana enigmistica”. Servono a spiegare, a chi non è stato ancora contaminato, le semplici regole di “Ruzzle”, il gioco più virale del momento. “Ruzzle” è un’applicazione per smartphone e tablet. Michele Boroni 23 GEN 2013
Per il montezemoliano Calenda, l’agenda Monti tarpa le ali (populiste) al bipolarismo Conta il modo in cui Mario Monti, e i neo montiani attorno a lui, interpretano i concetti di “crescita” e di “eguaglianza”. Una volta compreso questo, dice al Foglio Carlo Calenda, imprenditore e tra i fondatori del movimento montezemoliano ItaliaFutura, si capisce perché l’agenda Monti non sarà “mai compatibile” con il populismo di sinistra di Nichi Vendola e di parti del Pd”, né “con il populismo di certa destra e di Silvio Berlusconi”. Marco Valerio Lo Prete 27 DIC 2012
Il lavoro che c’è e non si vede Il tasso di disoccupazione in Italia ha superato l’11 per cento. Dietro la tendenza al rialzo degli ultimi anni c’è la crisi economica (globale), ma non solo questa. Come va spiegando da mesi il giuslavorista e senatore del Pd Pietro Ichino, infatti, il paradosso è che alcuni aspetti del nostro attuale sistema di “tutela sociale” aggravano la disoccupazione. Si prendano i numeri presentati ieri da Ichino a un seminario milanese (e disponibili stamattina su www.pietroichino.it ). Redazione 21 DIC 2012
Alitalia 2013, ritorno allo stato? Dopo quattro anni si torna a elezioni, con il cerino di Alitalia in mano. E’ un paradosso che – con oltre 3 miliardi persi a carico dei contribuenti, 5.000 lavoratori in mobilità, la prima compagnia aerea italiana, confinata nel ruolo di operatore regionale e circondata da giganti in ascesa come Turkish Airlines – a guardare il cielo si scorga come soluzione la nazionalizzazione. Lo dicono gli analisti e lo sussurrano fonti governative: la Cassa depositi e prestiti (Cdp), tramite il Fondo strategico, è il salvatore adatto grazie alla garanzia fornita dal ministero dell’Economia che la controlla. 13 DIC 2012
Senza lavoro non c'è bonifica Alla fine perdono tutti: lavoratori, ambiente, industria. Il primo risultato dei recenti atti giudiziari sull’Ilva di Taranto è la chiusura della fabbrica per volere dei vertici dell’azienda, in risposta ai sequestri di materiali già prodotti e di impianti funzionanti. Non possiamo vendere, ci fate chiudere, dicono i proprietari. Prima o poi – si dice da mesi al ministero dello Sviluppo economico – la famiglia Riva deciderà di mollare se il giudice Patrizia Todisco, che ha condotto la danza, non allenterà la presa. Leggi Tempeste d'acciaio - Leggi Sull’Ilva il ministro Clini promette battaglia (con decreto) ai pm di Cristina Giudici 28 NOV 2012
Finanza & politica Legge di stabilità, dimezzati gli emendamenti Sono stati dimezzati gli emendamenti al disegno di legge di stabilità in commissione Bilancio della Camera: delle 1.588 proposte di modifica, soltanto 877 hanno passato il vaglio di ammissibilità. Ammonta invece a 6,7 miliardi il “tesoretto” dopo le modifiche parlamentari della manovra fiscale, secondo le stime dei relatori Renato Brunetta (Pdl) e Baretta (Pd). I fondi verranno dalla mancata riduzione dell’Irpef. Parte dei fondi così recuperati dovrebbero andare al capitolo detrazioni e deduzioni (eliminazione di tetto, franchigia e retroattività), allo stop all’aumento dell’aliquota Iva del 10 per cento. Redazione 05 NOV 2012
Ecco perché sbaglia chi sta delegittimando Marchionne in Italia. Parla Ichino Il provvedimento che obbliga Fiat a riassumere 19 operai della Fiom-Cgil, e in prospettiva altri 145 con la stessa tessera sindacale, è “inappropriato”. Il diritto italiano lo rende certamente legittimo, ma in qualsiasi altro paese occidentale non sarebbe andata così. A spiegarlo al Foglio è Pietro Ichino, senatore del Partito democratico e uno dei più noti giuslavoristi italiani. Il professore però, prima di addentrarsi in una spiegazione ponderata del suo punto di vista, commenta le reazioni provocate ieri dall’ultima puntata della saga-Marchionne. Leggi l'editoriale Attacco alla libertà di impresa Marco Valerio Lo Prete 02 NOV 2012
Attacco alla libertà di impresa Anche se non è piaciuta al ministro Corrado Passera, la reazione della Fiat alla sentenza che le impone di far rientrare in produzione gli ex dipendenti Fiom che non erano stati riassunti “pre discriminazione” ha un senso: rivendicare il diritto dell’azienda a stabilire la dimensione della mano d’opera necessaria a realizzare la produzione, ridotta per effetto della pesante situazione di mercato. Redazione 02 NOV 2012