Numero uno: “Il telefono non è tuo”. Pedagogia applicata all’iPhone E’ il mio telefono. L’ho comprato io. L’ho pagato io. In definitiva te l’ho prestato. Sono o non sono la migliore? E’ il primo dei diciotto punti contrattuali che il figlio tredicenne di una madre iperattiva ha trovato allegati, per la sottoscrizione, al proprio notevole regalo di Natale: un iPhone. Il suo primo iPhone. Come la prima bicicletta, le prime scarpe con il tacco che fanno camminare dondolando: è un momento importante, di passaggio, ed è anche un atto di fiducia. 03 GEN 2013
La terza via Così si può salvare la politica Grazie all’Imu e agli aumenti di prezzo per ogni tipologia merceologica esistente o immaginabile abbiamo avuto sante feste tristi, obbligatoriamente ossequienti al recente, reiterato auspicio del Papa perché non venissero dedicate a quei consumi che saziano i sensi ma dannano le anime. Ha resistito solo il cenone natalizio, le paranze hanno arato a strascico tutti i mari d’Italia, rischiando serie multe, per soddisfare l’abbondante richiesta. Forse ha tenuto la vendita di iPad e telefonini vari – gli sms sono utilissimi per dribblare la malinconia della solitudine – ma il segno del meno ha preceduto le altre statistiche natalizie. Angiolo Bandinelli 03 GEN 2013
Il freddo che fa nella Lega tra offerte del Cav. e “quadra” del cerchio Sopravvivere al cerchio magico ma non trovare più “la quadra”, che era prerogativa solo del Capo. Prerogativa di sintesi interna che alla fine metteva capo all’alleanza esterna, vincente o suicida che fosse. Ora l’estenuante trattativa-non trattativa con il Pdl, resistenza a oltranza o resa a distanza che sia alle pressanti offerte di Silvio Berlusconi per tornare insieme è invece lo specchio crudele del vicolo cieco, della quadratura impossibile, in cui la Lega di Roberto Maroni si trova. L’incontro di fine anno con Berlusconi, per quanto Maroni avesse mandato avanti il governativo Roberto Calderoli, è stato una fumata nera. 03 GEN 2013
Gli italiani guardano la tv, ergo sono poveri. Balle statistiche Fuga dalla tv”. Titolo frequentissimo, in vari momenti dell’anno, soprattutto nelle inchieste dei gruppi editoriali senza televisioni. Svolgimento dell’inchiesta: nessuno più guarda la televisione, quella generalista poi proprio neanche per sbaglio. “Tutti davanti alla tv”. Postilla: perché c’è la crisi economica. Titolo frequentissimo nei giornali del 2 gennaio a commento dei risultati di ascolto di RaiUno e di Canale 5 la sera del 31 dicembre nei tradizionali programmi di fine anno, quelli con le canzoni e il conto alla rovescia. Il primo caso fa parte delle sfide per il mercato editoriale, il secondo delle balle statistiche (di ispirazione pauperista) che quest’anno partono con allarmante anticipo. Giuseppe De Filippi 03 GEN 2013
Frustata di Natale La pigrizia riformista di Hollande preoccupa il Fmi In una Washington già deserta per le vacanze appena cominciate, il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha pubblicato il rapporto di sorveglianza annuale sulla Francia il venerdì pomeriggio a ridosso del Natale. Contravvenendo a una sua prassi, non lo ha condiviso con la stampa con l’usuale margine di anticipo rispetto alla pubblicazione online, pur offrendo una conference call in cui potere chiedere chiarimenti e fare domande. Un altro dettaglio, anch’esso non insignificante, è che questa conferenza stampa telefonica si è tenuta il giorno di Santo Stefano. Cosa c’è dietro questa apparente strategia di “insabbiamento”? Domenico Lombardi 02 GEN 2013
Te Deum con Monti "Con gratitudine formulo i migliori auspici al presidente della Repubblica italiana e all’intera nazione”. A Capodanno, sulla politica italiana basta e avanza. Nella Giornata mondiale della pace, del resto, quel che Benedetto XVI aveva da dire sui valori non negoziabili che gradirebbe fossero custoditi dai governi – “leggi e misure che attentano alla dignità umana, come l’aborto e l’eutanasia” e “la struttura naturale del matrimonio” – lo aveva già messo nero su bianco nel suo messaggio. Leggi Di chi è nemico Mario Monti di Giuliano Ferrara - Leggi Monti: "So quello che va fatto per l'Italia" Redazione 02 GEN 2013
I prof. impazienti/2 I bocconiani rimasti in cattedra chiedono al Monti politico di fare tutto (lo stato minimo) e subito Tredici mesi fa, a leggere gli editorialisti-economisti della stampa d’establishment, non sorgeva dubbio alcuno: Mario Monti, presidente della Bocconi ed editorialista del Corriere della Sera, era il più adatto di loro e dunque tra i migliori in assoluto per guidare il governo italiano e imporre una pausa forzata a politici spesso incompetenti. Oggi quegli stessi editorialisti-economisti vanno all’assalto dell’Agenda Monti, cioè del documento che il premier ha pubblicato per alimentare il dibattito elettorale. Redazione 28 DIC 2012
Nel tramonto di Barbie (se c’è) non c’entra il femminismo ma il tablet In attesa di sapere che cosa sia successo nel mercato mondiale dei giocattoli in occasione del Natale appena trascorso, il Financial Times ha raccontato che – stando a indiscrezioni – per la prima volta dopo più di mezzo secolo, il prodotto più venduto dalla Mattel nel 2012 non è stata la bambola Barbie ma un portacellulare di plastica. Un semplice accessorio da smartphone e non un giocattolo tradizionale. Nicoletta Tiliacos 27 DIC 2012
Chi è il pm voluto da B-XVI nella lotta contro i preti pedofili Quando nel maggio del 2010 due cardinali di peso, l’austriaco domenicano Christoph Schönborn arcivescovo di Vienna e l’americano cappuccino Sean O’Malley arcivescovo di Boston, picchiarono duro contro l’ex segretario di stato vaticano Angelo Sodano in molti nella chiesa cattolica si domandarono se la loro accusa corrispondesse in pieno a una linea imposta dall’alto dal Papa o meno. Paolo Rodari 27 DIC 2012