Barack Obama gira l’America, fa comizi, beve birre e soprattutto le produce, ascolta gli elettori, cerca di trarre buoni consigli, si lamenta che i giorni sono troppo corti, sorride tanto, poi rientra a casa, si riunisce con i soliti fedelissimi e torna a essere quel che è: un presidente “insulare”, come dicono i commentatori, introverso, solitario e algido, il contrario di quell’uomo che nel 2008 conquistò la presidenza degli Stati Uniti con una formula basata sulla sua storia personale e sull’empatia.