Dramma Obamacare Il 3 per cento è la misura del fallimento tecnico di Barack Obama e della sua riforma sanitaria. L’obiettivo della Casa Bianca è quello di avere entro marzo prossimo 1,4 milioni di americani iscritti al programma sanitario attraverso il portale healthcare.gov, ma ora, a un mese di distanza dal lancio del sito, soltanto il 3 per cento ce l’ha fatta. La società di consulenza Avalere Health ha calcolato che 49.100 persone sugli oltre cinque milioni che hanno tentato la difficile navigazione nel portale sono riusciti ad acquistare una polizza assicurativa in linea con gli standard dell’Obamacare. Raineri Il governo Obama esita in medio oriente (ma apprezza “Homeland”) 13 NOV 2013
Puoi fidarti di Fidan? Il doppio gioco delle spie turche che fa arrabbiare la Casa Bianca Hakan Fidan è il direttore dei servizi segreti della Turchia, il Milli istihbarat teskilati (Mit), è un consigliere ascoltato del primo ministro Recep Tayyip Erdogan e da dieci giorni è al centro dello scrutinio internazionale per colpa di due articoli pubblicati da giornali americani. Il primo è un ritratto lungo apparso il 10 ottobre sul Wall Street Journal e accusa Fidan di aiutare i gruppi di al Qaida che in Siria fanno la guerra contro il presidente Bashar el Assad. 22 OTT 2013
Spiamoci tutti Sono giorni di protesta per i camerieri d’America. Da mesi gli Stati Uniti sono punteggiati da proteste e scioperi saltuari dei lavoratori dei fast food e delle tavole calde, che chiedono al governo di alzare il “minimum wage”, lo stipendio minimo, dai 7 dollari e 25 attuali ad almeno 15. Le proteste, cicliche nel corso dei decenni, nascono da una vecchia questione: i camerieri sono pagati da fame. Certo, ci sono le mance, che in America sono una religione di meritocrazia e di soldi guadagnati con il lavoro duro di chi fa più di quanto richiesto (“Non credi nelle mance?”, chiede Eddie a Mr. Pink nelle “Iene” di Quentin Tarantino, prima di far partire un dialogo epico sul fatto che le mance sono la base del sogno americano), ma specie in tempo di crisi basarsi sulla generosità dei clienti – che spesso fanno lavori non meglio pagati – è rischioso. di Eugenio Cau Redazione 07 SET 2013
Chomsky contro i postmoderni Non capita tutti i giorni di assistere a una simile faida fra due icone della sinistra mondiale. E’ successo fra Noam Chomsky e Slavoj Zizek. O per dirla con le parole del Wall Street Journal, “Chomsky contro Elvis”. Il primo è il grande linguista del Mit, il college nel Massachusetts che ogni anno sforna cinquecento invenzioni e centosessanta brevetti. Chomsky il guru anticapitalista, il pacifista colluso di tiranni, il mandarino nemico delle élite che entrò di ruolo al Mit ad appena trent’anni, contro Zizek, il blasonato intellettuale sloveno con cattedre in America, “il gigante di Lubiana” noto così per il suo aspetto da orso ingrigito ma non per il suo peso intellettuale. 02 SET 2013
Darwin sbanda in curva Eric Simons è attratto dai fenomeni curiosi del mondo naturale, tipo il sistema di comunicazione dei delfini, la vita sessuale dei coralli e altre cose imprescindibili che finiscono rubricate di rigore nel genere “forse non tutti sanno che”. Ha scritto un libro sulle esplorazioni di Charles Darwin, viaggi avventurosi che assomigliano a quelli che il giovane divulgatore americano intraprende in solitaria per esercitare l’occhio da naturalista ottocentesco e produce podcast a raffica su ambiente e dintorni. Jack O'Malley 29 GIU 2013
Le ambiguità e i trucchi nella sorveglianza telefonica di Obama Mercoledì sera il Guardian ha pubblicato uno scoop pruriginoso in questo periodo di intrusioni nella privacy e indagini sui leak da parte dell’Amministrazione Obama: la National Security Agency (Nsa) è stata autorizzata a controllare tutte le telefonate gestite dall’operatore Verizon, uno dei più importanti provider americani, per il periodo che va dal 25 aprile al 19 luglio. L’ordine della Foreign Intelligence Surveillance Court, la corte che autorizza le richieste delle agenzie di sicurezza, specifica che il permesso riguarda le chiamate di telefoni americani verso paesi stranieri e quelle all’interno dei confini nazionali, mentre sono escluse le conversazioni che avvengono all’estero. 07 GIU 2013
L’eurocrisi è un gran colpo di fortuna per la Merkel da terzo mandato La crisi dell’Eurozona è stata il grande colpo di fortuna di Angela Merkel. La cancelliera non lo sa, ma Stefan Kornelius, giornalista politico della Süddeutsche Zeitung, e autore di “Angela Merkel - Die Kanzlerin und ihre Welt” (Angela Merkel - La cancelliera e il suo mondo; ed. Hoffmann und Campe), ne è convinto. Quante volte era stato scritto e detto che Merkel era all’apice del potere, già ai tempi della Grosse Koalition? Era riuscita a piegare i riottosi gemelli polacchi Kaczynski a sottoscrivere il trattato di Lisbona, e per questo era celebrata come il nuovo leader europeo. Ma per entrare nella storia ci vuole un evento straordinario. Andrea Affaticati 26 MAG 2013
Maestro e profeta In un “Parlamento pieno di fuori corso”, come lo definisce amaramente Giuliano Amato, che ci sta a fare Enrico Letta? Se questa è la tendenza della politica sotto i raggi delle 5 stelle, allora il capo del primo governo di grande coalizione è davvero un pesce fuor d’acqua. O meglio un balenottero, l’ultimo epigono della Balena bianca. In realtà, Letta rappresenta l’esponente tipico della generazione di mezzo, quella che non esce più dall’accademia dei partiti di massa e non ha ancora trovato un’altra grande nave scuola. Ha costruito il suo profilo intellettuale mano nella mano con il profilo politico, ha fatto carriera grazie a una rete ben tessuta e a un maestro di prim’ordine. Stefano Cingolani 12 MAG 2013