La banalità di Assange Julian Assange è tornato, la stessa aria folle di sempre, la voglia esagerata, incontenibile di far parlare di sé. Il fondatore di WikiLeaks, il paladino dell’informazione trasparente, delle notizie senza filtri, i cablogrammi così come non li avete mai visti, i video dell’imperialismo americano feroce, il mondo come ve lo vogliono nascondere quei farabutti che lo governano, questo folletto ubiquo è finito a fare l’anchorman di una trasmissione dal titolo minaccioso – “The world tomorrow” – in onda su una tv russa putiniana, Russia Today. Redazione 19 APR 2012
E ora boicottiamo Israele! Mentre la comunità ebraica americana discute accanitamente sulla solitudine d’Israele e il possibile strike all’Iran, in Europa l’antisemitismo rialza la testa e lascia a terra un rabbino e tre bambini ebrei. In un duro attacco al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il direttore del New Yorker, David Remnick, scriveva che Israele è ossessionato dall’antisemitismo, che sta perdendo la sua anima pluralista e che il suo principale nemico è la propria paranoia, non l’Iran atomico. Leggi Lo scooter, l’arma, il precedente e dieci anni di antisemitismo a Tolosa - Guarda la puntata di Qui Radio Londra Il terrore di Tolosa contro i bambini di Israele 20 MAR 2012
C’è l’accordo segreto tra Teheran e Washington: Assad ha i giorni contati Il regime di Bashar el Assad avrebbe ormai i giorni contati, spiegano al Foglio fonti d’intelligence. Il suo destino sarebbe stato deciso in una serie di colloqui segreti intercorsi negli ultimi mesi tra Washington e Teheran. L’Amministrazione americana avrebbe confermato il proprio impegno a proseguire sulla strada della diplomazia in riferimento alla questione del nucleare iraniano, garantendo la propria opposizione a eventuali iniziative militari da parte israeliana. Redazione 13 MAR 2012
Anche nelle strade del Libano Bashar el Assad ti guarda sorridente. Ma i guai stanno già passando il confine Da settimane ormai il venerdì mattina a Tripoli si manifesta contro il regime di Bashar el Assad. La cittadina, sulla costa settentrionale del Libano, a pochi chilometri dal confine con la Siria e da Homs, è diventata meta e rifugio per centinaia di siriani feriti, trasportati con mezzi di fortuna attraverso la frontiera e accolti nelle case e negli ospedali locali. Secondo le Nazioni Unite, sono circa settemila i rifugiati registrati, che si trovano nelle aree lungo il confine. Rolla Scolari 11 MAR 2012
Le divergenze parallele di America e Israele sullo strike in Iran Mettere a confronto le dichiarazioni degli alti ufficiali di Washington sulla possibilità di uno strike di Israele alle strutture nucleari iraniane è un metodo sicuro per smarrirsi. Affiancarle a quelle delle autorità israeliane per trovare le intersezioni è un esercizio enigmistico prima che strategico; se si mettono in conto poi i messaggi anonimi che per dissenso o abile calcolo vengono messi in circolo dai coté militari e diplomatici di ambo le parti non se ne ricava l’impressione che Stati Uniti e Israele sulla questione iraniana siano, come si dice in America, sulla stessa pagina. 03 MAR 2012
Militari a Damasco Al direttore - In queste ore a Homs Bashar el Assad sta “completando il lavoro” iniziato nel 1982 dal padre Hafez el Assad con il massacro di Hama, quando oltre 10 mila civili vennero uccisi prima con l’uso dell’artiglieria pesante e dei tank, poi sterminati casa per casa. Trent’anni dopo sono ripresi i massacri su larga scala e l’occidente è incapace di agire, bloccato dal veto di Russia e Cina al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. di Gianni Vernetti , Senatore di Alleanza per l’Italia Redazione 22 FEB 2012
Il giorno del giudizio in Israele Una fredda mattina di fine gennaio, le ambulanze sfrecciano dentro Haifa, il porto più grande d’Israele. C’è appena stato un attacco missilistico con una “bomba sporca”, armata al cesio radioattivo 137. Medici e paramedici decontaminano i superstiti, le autorità informano il pubblico: “L’inimmaginabile” è successo nel cuore dello stato ebraico. L’esercitazione, nota come “Nube oscura”, ha fatto parte del piano dell’Home Front Command per preparare il paese in caso di guerra con l’Iran. Leggi tutte le puntate sulla storia preventiva dello strike di Giulio Meotti 19 FEB 2012
La guerra dei trent'anni sta per finire C’era un tempo in cui Ezer Weizman, il fondatore dell’aviazione israeliana, stringeva accordi economici con il ministro per gli Armamenti dell’Iran, Hassan Toufanian. C’era un tempo in cui Yaakov Shapiro, l’ufficiale israeliano che curava i rapporti con gli iraniani, veniva ricevuto a Teheran “come un re”. C’era un tempo in cui la sola ambasciata con la stella di David in tutto il medio oriente era quella a Teheran. C’era un tempo in cui si vedeva un viavai di tecnici israeliani nel centro nucleare di Isfahan. 15 FEB 2012
I due attentati simultanei La frontiera tra Israele e Iran ora passa per Baku (viaggiano spie e bombe) Tre gennaio, Sofia, in Bulgaria, una bomba sull’autobus che avrebbero dovuto portare una comitiva di turisti israeliani verso una località sciistica. Tredici gennaio, la polizia thailandese arresta a Bangkok un libanese con passaporto della Svezia che confessa di essere in missione per colpire cittadini israeliani in vacanza e indica il nascondiglio di quattro tonnellate d’esplosivo.Una settimana più tardi, il ministero della Sicurezza dell’Azerbaigian arresta tre uomini. 13 FEB 2012
Nella mente dello strike Sta per scoppiare la guerra fra Iran e Israele, bombarderemo i siti iraniani prima del previsto, le sirene ci sveglieranno di prima mattina e il comando interno ci dirà come entrare nei rifugi. Il resto sarà storia”. Così Sever Plocker, vicedirettore del maggiore giornale israeliano, Yedioth Ahronoth, lancia l’allarme sul countdown, il conto alla rovescia verso la resa dei conti fra lo stato ebraico e la Repubblica islamica dell’Iran. Leggi la prima puntata Countdown, storia preventiva dello strike - Leggi la seconda puntata Mañana. La guerra fantasma d’Israele 12 FEB 2012