Liberati in Siria Il sequestro del reporter americano è stata una operazione di Hezbollah Un sorriso che non riusciva a spegnersi mentre raccontava i momenti duri, e l’espressione di sollievo di chi si è avvicinato alla morte e si è tirato indietro in tempo. Lunedì sera l’inviato della rete americana Nbc, Richard Engel, è stato liberato dopo cinque giorni di sequestro in Siria, assieme ad altri quattri giornalisti che lavorano assieme a lui, e ieri mattina si è collegato con i colleghi in studio da una piazzetta di Antiochia, in Turchia. 19 DIC 2012
Siria, via libera della Nato ai missili Patriot in Turchia E’ atteso per oggi il via libera definitivo della Nato all’invio di missili Patriot in Turchia, così come richiesto dal governo di Ankara, che teme un attacco dalla Siria (anche con l’utilizzo di armi chimiche). I Patriot potranno essere utilizzati per intercettare missili e aerei ostili lungo i 900 chilometri di confine tra i due paesi . Leggi Hezbollah ci dice: “Sorvegliamo noi le armi chimiche di Assad” di Susan Dabbous The Tank 04 DIC 2012
Hezbollah ci dice: “Sorvegliamo noi le armi chimiche di Assad” “Abbiamo fornito aiuti diretti ai nostri alleati a Gaza, siamo pronti a rispondere a un eventuale attacco di Israele in Libano e sorvegliamo i depositi segreti di armi chimiche in Siria”. E’ una strategia militare basata su tre punti quella del partito sciita Hezbollah in Libano. Ne parliamo con un alto militare del Partito di Dio che chiede di non rivelare il suo nome. Sguardo glaciale e fisico atletico in abiti civili, lo incontriamo in un appartamento di Dahieh il quartiere sciita di Beirut. Susan Dabbous 04 DIC 2012
Se Gerusalemme non vince le guerre Tre guerre “non vinte” non sono tre sconfitte, ma pesano su un paese assediato come Israele. Pesano su tutte le forze politiche israeliane, che le hanno di volta in volta gestite. Nelle ore in cui si decide se la guerra deflagrerà, o sarà congelata sul nascere, il bilancio delle due guerre precedenti proietta un’ombra inquietante sul futuro. Israele “non vinse” la guerra del Libano scoppiata il 12 luglio 2006 e chiusa con l’accettazione della risoluzione dell’Onu 1.701. Il governo di Gerusalemme accettò, per la prima volta, che la sicurezza a ridosso dei suoi confini fosse garantita da una forza internazionale. Leggi I due grandi occhi d’Israele di Giulio Meotti - Leggi L'ultima missione di Hillary - Leggi La diplomazia dei missili di Daniele Raineri Carlo Panella 20 NOV 2012
I due grandi occhi d’Israele La guerra fra Israele e Hamas ha già stabilito numerosi record, come i missili su Gerusalemme che mancavano dal 1971. Non si ricordava neppure che le autorità israeliane dovessero modificare, come è stato ordinato ieri, le tratte dei voli di linea in arrivo e in partenza dall’aeroporto internazionale Ben Gurion. La minaccia missilistica da Gaza resta alta. Leggi L'ultima missione di Hillary - Leggi La diplomazia dei missili di Daniele Raineri 20 NOV 2012
Filo diretto con l’Iran La prima volta che fu chiaro a tutti che l’Iran aveva esteso la sua influenza a Gaza fu nel 1994, quando parlò il leader del “Harakah al jihad al islami al filastin”, il Jihad islamico palestinese, Fathi al Shikaki, che allora viveva a Damasco. Shikaki, che un anno dopo sarebbe stato eliminato dal Mossad a Malta, rivelò che l’Iran aveva stanziato tre milioni di dollari per sostenere le famiglie dei “martiri palestinesi”. 15 NOV 2012
Gli studenti dell'ingegnere "Terminated”. Così l’esercito israeliano ha commentato l’eliminazione di Ahmed Jaabari, leader delle brigate Ezzedin al Qassam, braccio armato di Hamas al potere dal 2007 nella Striscia di Gaza. Il premier, Benjamin Netanyahu, aveva detto, dopo il lancio di 200 missili sulle città meridionali dello stato ebraico: “Chiunque pensi di poter attentare alla vita quotidiana degli israeliani del sud e non pagare per questo un prezzo alto, si sbaglia”. 14 NOV 2012
Scimitarre - Le guerre nei paesi dell'Islam L’emiro del Qatar a Gaza e come funziona un’offensiva di Putin A Gaza oggi si attende l’emiro del Qatar, che arriverà comodamente via terra attraverso il valico egiziano di Rafah dopo essere atterrato all’aeroporto di al Arish con una delegazione di 50 persone, compresi la moglie, alcuni ministri e businessman fidati. Ieri nella Striscia – ma più a nord – un botta e risposta con l’esercito e con l’aviazione israeliana è costato la vita a due palestinesi. 23 OTT 2012
Dal confine libanese Al Qaa, in Libano. I colpi di cannone rimbombano in tutta la vallata. Il suono è ovattato ma si distingue in modo nitido, complice, il silenzio della notte. Uno, due, tre; a distanza di pochi secondi, dalle nove e mezzo in poi le esplosioni si intensificano: alle dieci diventano quasi un sottofondo costante. Sono granate e katyusha destinati ad arrivare oltre confine sulla città ribelle di Qusair, vicino Homs. In Siria. E’ così che le milizie di Hezbollah, partito guidato da Hassan Nasrallah, combattono l’Esercito libero siriano (Els) dalla valle della Bekaa, 150 chilometri a est di Beirut. Susan Dabbous 18 OTT 2012
Campagna femminile Tre donne decidono il dibattito. Due tifano Obama, una modera Tre donne sono sedute intorno al dibattito presidenziale alla Hofstra University di Long Island, il meno stilnovista degli eventi elettorali. Due di queste sono le donne-schermo di Barack Obama, e in quanto tali offrono al presidente una copertura per velare le sue debolezze; l’altra è la moderatrice del dibattito, Candy Crowley, che ha rifiutato di essere invisibile come “una mosca appoggiata al muro” e da giorni reitera promesse di aggressività e interruzioni quando i candidati si divincolano dalle domande per rintanarsi nella comfort zone dei discorsi precotti. 16 OTT 2012