(foto Ansa)

il caso

Inneggiava al deltaplano pro Hamas. Sarà ospite all'Università di Siena il 7 ottobre

Luca Roberto

"Do you remember", alludeva macabramente Giuseppe Flavio Pagano sui social al passaggio di un deltaplano durante lo sciopero del 22 settembre. Ora terrà una conferenza sulla questione palestinese insieme a Francesca Albanese, nell'ateneo senese

In una storia pubblicata su Instagram immortalava il deltaplano che ha volato sopra Calenzano, lunedì 22 settembre, con tanto di allusione filo Hamas: “Do you remember?”, scritto accanto a una bandiera palestinese. Un macabro riferimento alle modalità con cui i terroristi jihadisti si infiltrarono in territorio israeliano il 7 ottobre 2023. Ma adesso Giuseppe Flavio Pagano, noto sui social con il profilo “Dejalanuit”, quelle posizioni le potrà esternare pubblicamente da un pulpito prestigioso qual è l’Università di Siena. E non in una data qualsiasi: bensì il prossimo 7 ottobre, ovvero nel giorno in cui ricorreranno i due anni dal progrom di Hamas.
Pagano, presentato in qualità di “divulgatore di geopolitica”, è stato infatti invitato a parlare nell’ateneo senese dall’associazione studentesca Cravos, tra le più accesamente pro Pal. L’evento si chiama “J’accuse: conferenza sulla questione palestinese”, e vede tra gli altri ospiti alcuni nomi noti dell’universo vicino alla causa palestinese: su tutti, la relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati Francesca Albanese. Ma anche altre personalità quali Ilan Pappè, storico israeliano critico del sionismo, che insegna all’Università di Exeter. O ancora Karem Rohana, attivista italo palestinese.

 

Sul Foglio avevamo già scritto di Pagano: a luglio 2024, da social media strategist che collaborava con le biblioteche di Firenze, aveva vergato una serie di post particolarmente controversi sulla situazione a Gaza e sulle responsabilità del popolo ebraico: “Curioso che gli stessi assassini di Gesù Cristo duemila anni dopo si vogliano intestare la paternità etnica di Gesù. Tutto fa brodo nella cultura millenarista dei fasci sionisti”, scrisse tra le altre cose. Spingendosi a chiedere se non fosse il caso di passare a veri e propri assalti nei confronti di luoghi simbolici come l’ambasciata americana, perché “le manifestazioni classiche di protesta hanno fatto il loro tempo”. 

Ora, che negli stessi giorni in cui un rettore come quello di Genova, Federico Delfino, decide di denunciare alcuni studenti per “interruzione di pubblico servizio”, fa specie che un altro ateneo si presti alla più bieca propaganda che finisce per inneggiare alle azioni di Hamas. Forse il rettore dell’Università di Siena, Roberto Di Pietra, che in passato non è stato troppo coraggioso nel contrastare le richieste di boicottaggio verso Israele, dovrebbe dire qualcosa.

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  • Pugliese, ha iniziato facendo vari stage in radio (prima a Controradio Firenze, poi a Radio Rai). Dopo aver studiato alla scuola di giornalismo della Luiss è arrivato al Foglio nel 2019. Si occupa di politica. Scrive anche di tennis, quando capita.