"Al lavoro per riaprire le scuole il 7", dice De Micheli

“Stiamo lavorando insieme ai ministri Azzolina e Lamorgese e ai prefetti per definire modelli organizzativi territoriali", dice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

        

    “Noi per riaprire la scuola il 7 gennaio stiamo mettendo soldi e stiamo cambiando leggi. Ma molto dipenderà dalla situazione sanitaria. Durante le feste dovremo rispettare le regole anche per riaprire le scuole”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli a Sky TG24, nel corso de ‘L’intervista di Maria Latella’. “Stiamo lavorando insieme ai ministri Azzolina e Lamorgese e ai prefetti – ha spiegato - per definire modelli organizzativi territoriali. Alcune provincie hanno già definito e firmato gli accordi, come ad esempio tutta l’Emilia Romagna, alcune provincie della Lombardia, della Toscana e al Sud della Campania. Poi c’è un problema ancora aperto nelle grandi città metropolitane, perché ovviamente lì c’è una concentrazione maggiore anche rispetto alle altre attività produttive”.

     

    A proposito degli orari scaglionati, ha detto: “Lo dico dal 18 maggio. Il ministro Azzolina ha chiesto questa disponibilità ma in alcuni casi c’è stata resistenza degli insegnanti. Ma noi abbiano chiesto orari di apertura differenziati anche per altre attività produttive. Dobbiamo provare a riorganizzare  gli orari delle città, almeno fino a quando non saremo vaccinati”.

     

    Mentre sulla capienza dei trasporti pubblici ha ricordato: “Abbiamo riorganizzato la ripartenza nelle condizioni sanitarie nelle quali ci trovavamo durante l’estate. Il punto è la vita sociale che si è sviluppata nel momento della risalita della curva, anche perché i giovani sono stati spesso positivi asintomatici, si è quindi determinata una situazione sanitaria ma non legata al luogo puntuale come la classe o il bus, ma a tutto l’insieme delle relazioni sociali”.